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Partite Iva in quarantena

Michele Masneri

Un po' di consigli da vecchia zia freelance corroborati in anni di attività domestica in pigiama

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Mentre si avvicina drammaticamente la primavera e le temperature si alzano, i più sofferenti sono chiaramente coloro che non hanno mai svolto lo “smart working”, o telelavoro, o come viene definito nelle decine di modi in un paese che ha ancora come mitologia molto forte “il posto fisso” e l’ufficio (e ha una banda larga invece fragilissima): insomma, come al solito, inattrezzato. Saltano fuori subito interrogativi tremendi: come fate? Come è possibile? Nel senso di gestire la routine, non impazzire, non stare tutto il giorno in pigiama a guardare “Succession” in replica. Tutti si stanno attrezzando; il fondamentale sito di notizie Quartz ieri offriva agli utenti un seminario su come gestire codesto smart working, ma dopo un po', collegandomi come duemila altri malcapitati, e dopo una “vice president” che dalla sua quarantena nel Connecticut dava indicazioni su come fare stretching al collo, ho realizzato che possono piuttosto venir buoni consigli da vecchia zia freelance corroborati in anni di attività domestica in pigiama.

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Mentre si avvicina drammaticamente la primavera e le temperature si alzano, i più sofferenti sono chiaramente coloro che non hanno mai svolto lo “smart working”, o telelavoro, o come viene definito nelle decine di modi in un paese che ha ancora come mitologia molto forte “il posto fisso” e l’ufficio (e ha una banda larga invece fragilissima): insomma, come al solito, inattrezzato. Saltano fuori subito interrogativi tremendi: come fate? Come è possibile? Nel senso di gestire la routine, non impazzire, non stare tutto il giorno in pigiama a guardare “Succession” in replica. Tutti si stanno attrezzando; il fondamentale sito di notizie Quartz ieri offriva agli utenti un seminario su come gestire codesto smart working, ma dopo un po', collegandomi come duemila altri malcapitati, e dopo una “vice president” che dalla sua quarantena nel Connecticut dava indicazioni su come fare stretching al collo, ho realizzato che possono piuttosto venir buoni consigli da vecchia zia freelance corroborati in anni di attività domestica in pigiama.

 

Come gli ansiosi durante le tragedie sono più tranquilli, il freelance durante il coronavirus sta fondamentalmente bene perché il suo “modello di vita” non cambia affatto (anzi migliora, tolte inutili cene e raduni e presentazioni di libri). Per prima cosa, come consiglio di stile, va suggerito di differenziare la tuta dal pigiama, o in genere una tenuta da lavoro e una notturna (possono anche essere due tipi di pigiama, purché lo si cambi prima di andare a dormire). Per quanto riguarda invece il cibo, mettete in conto che i primi tempi sarà un continuo mangiare tutto il mangiabile (per noia, per stress, perché si ha una consegna, perché non si ha nulla da fare); ma dopo ci si stuferà; inutile procedere dunque a diete draconiane, meglio il rigetto che arriverà puntuale dopo un po’' Investite invece sull’esercizio fisico: in attesa del decreto che vieterà anche l’ultima forma di salutismo, cioè andare a correre, distanziati e solitari, per strada, armatevi di balcone o terrazzo, o comunque spazi condominiali agibili, e accantonando il senso del ridicolo, occupateli e allenatevi. Le migliori idee vengono infatti di solito facendo ridicoli esercizi che però rilasciano le fondamentali endorfine. Un toccasana è il Trx che potete appendere a qualunque gancio in grado di reggere il vostro peso (ma va bene anche un sovrapporta), su Decathlon si trova a 14,99 euro online, corredato da ottimi video per esercizi. Non è consigliato invece guardare i video che il vostro sagace personal trainer starà postando nella speranza che voi terminata la quarantena non sprofondiate nell’inedia e gli togliate una sostanziosa fonte di reddito, anche perché apparterrete quasi certamente a una delle infinite categorie professionali esentate dagli insanguinati 600 euro una tantum che il governo ha stanziato per le partite Iva. Seguendo il trainer su Instagram scoprirete poi che l’anonimo istruttore ha una vita online da Ferragnez, centinaia di migliaia di follower, che sono tutti più in forma di voi, e ripostano le sue storie). Se fumate, approfittate dell’occasione per smettere. Fatevi molte docce, e vedrete che in qualche settimana non vorrete più tornare indietro, alle liti sulle diverse gradazioni di riscaldamento in ufficio, ai colleghi ciarlieri, ai pranzi di lavoro con la cotoletta precotta foriera di colite. Forse anche i giornali si adatteranno e, sottratte le spese di real estate, troveranno finalmente il business model per rifiorire (questa rubrica viene scritta in smart working fin dalle origini; talvolta anche in pigiama).

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