Una foto del Muji Hotel di Tokyo (Foto prese dal sito dell'hotel)

In Giappone con Enzo Mari

Michele Masneri

Il Muji Hotel di Tokyo, minimalista e pacificante, ha dedicato una mostra al designer milanese di essenzialità giapponese

Per chi avesse sempre desiderato rimanere chiuso dentro uno di quei graziosi negozi che vendono astucci, block notes, penne opalescenti e completi per il letto di misteriose misure, adesso arriva la soluzione. Il Muji Hotel di Tokyo ha inaugurato ieri seguendo le aperture cinesi di Shenzen e Pechino. Uno spazio ovviamente minimalista e pacificante nel caotico quartiere dello shopping di lusso della capitale giapponese, Ginza. Gli interni del primo Muji Hotel giapponese sono quanto ci si aspetta dal marchio del no-logo: legni chiari, architetture semplici, spazi simmetrici.

 

Più tutto l’armamentario giappo-minimal di gadget Muji, dal bollitore alle tazze al ventilatore al giradischi da parete, oltre all’immancabile water intelligente Toto. L’hotel dispone di 79 stanze, è in una specie di compound Muji che comprende il negozio, un WA Restaurant, e un Muji diner. Ma soprattutto un Atelier Muji Ginza, struttura polivalente dedicata con due gallerie che ospitano mostre di artigianato e design; una caffetteria, una biblioteca di libri legati sia all’architettura che all’arte contemporanea. E una lounge, sede di eventi e workshop. Per l’inaugurazione dell’hotel qui ha aperto anche una mostra dedicata a Enzo Mari, il designer milanese di essenzialità giapponese, che già nel 2002 aveva disegnato una linea d’arredamento per il marchio.

Di più su questi argomenti: