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Leclerc in stato di grazia. A Melbourne la Ferrari vince ancora

Fabio Tavelli

Tra il monegasco e Verstappen sembrava una sfida in stile Klopp vs Guardiola. Ma dura poco. Il campione del mondo ottiene il secondo ritiro in tre gare, Charles il secondo trionfo. E tra due settimana arriva Imola 

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Due vittorie in tre gare per Leclerc, due rotture per Verstappen in tre gare. La Ferrari perde subito Sainz ma a Melbourne Charles Leclerc è in uno stato di grazia e può volare nella classifica piloti e anche incrementare il vantaggio sulla Red Bull in quella costruttori. Il monegasco vola a +46 sul campione del mondo e si presenterà tra due settimane ad Imola con un vantaggio che rischia di diventare imbarazzante per chi segue.

La Ferrari puntava sul 2022 per tornare competitiva. Non solo è tornata competitiva, è tornata dominante come ai tempi di Michael Schumacher. E il paragone non è arrischiato. Leclerc da oggi ha conquistato definitivamente il ruolo di prima guida della Rossa e fatto capire a tutti che con una buona vettura, e questa SF75 è un’ottima vettura, sono gli altri a dover aver paura di lui. E non viceversa. Inizialmente Leclerc-Verstappen era iniziato come un Klopp vs Guardiola. Nel giorno di Manchester City-Liverpool i duellanti della Formula 1 hanno scritto un altro capitolo della loro saga. Il paragone con Guardiola-Klopp regge per il rispetto e la signorilità che sembra il tratto distintivo di un duello che finora ha visto in pista solo il fioretto e mai lo spadone. Al 28esimo giro l’unico momento di possibile tentazione per il campione del mondo di ribaltare il tavolo provando a metterla in rissa. Era appena uscita di scena la seconda safety car di giornata e alla ripartenza Leclerc ha avuto una lieve indecisione al momento di dare lo strappo. L’inquadratura televisiva dall’elicottero mostrava la Red Bull di Verstappen prontissima ad addentare la preda sul rettilineo. I due sono addirittura arrivati fianco a fianco, con Leclerc all’interno e Max a tentare il colpo all’esterno. Ecco, in queste condizioni nella scorsa stagione con Hamilton e Verstappen probabilmente avremmo visto le scintille, se non addirittura il crash. Era accaduto a Silverstone e a Monza in maniera clamorosa, addirittura con rischi per la salute dei piloti. Niente di tutto questo, per fortuna.

E dopo che l’olandese ha cavallerescamente alzato il piede la gara è praticamente finita. Con Leclerc di nuovo ad andare via in scioltezza e Verstappen a parcheggiare tristemente la sua Red Bull in preda ad un principio d’incendio. L’affidabilità del motore una volta prodotto da Honda ed ora a gestione Red Bull è la grande incognita di questa fase iniziale della stagione. L’Australia ha mostrato una timida ripresa dei motorizzati Mercedes, niente di preoccupante per la Ferrari ma comunque qualcosa di meglio si intravede, e tanti problemi per Verstappen. L’uscita di pista di Sainz ha solo impedito una doppietta Ferrari che per come ha condotto la gara Leclerc pareva scolpita nella pietra. La Rossa ci riproverà a Imola, dove tornerà anche la sprint-race al sabato. Con un Leclerc così e i suoi avversari in tale difficoltà per i tifosi della Ferrari sognare un ulteriore allungo è tutt’altro che eccessivo.

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