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Saverio ma giusto

Niente più sigarette all'aperto? Finalmente potremo respirare il nostro smog

Saverio Raimondo

Quale altra proibizione ci dobbiamo aspettare per il futuro, un bel divieto di balneazione per i migranti? Uno per i peluche all'aperto dopo i lanci a Cutro? O forse direttamente un divieto di Elly Schlein

Non solo scafisti: Giorgia Meloni intende dare la caccia per tutto il globo terracqueo anche ai tabagisti. E’ notizia di questi giorni che il governo  vuole estendere il divieto di fumo (comprese le sigarette elettroniche) anche all’aperto: sarà vietato fumare persino nei dehor di bar e ristoranti, nei parchi pubblici e alla fermata dell’autobus, così che si possano finalmente respirare smog e polveri sottili senza l’inquinamento di tutte quelle sigarette. Resta da chiedersi perché non rendere il fumo illegale punto, visto che tanto non si potrà più fumare da nessuna parte; ed è già in preparazione la puntata di “Ulisse” su RaiTre con Alberto Angela alla scoperta dei tabaccai, “antichi templi pagani dove i devoti a Bacco, Tabacco e Gratta&Vinci sacrificavano soldi e polmoni”. La sinistra riparta dalle Marlboro – il Pd si sta già dividendo in correnti morbide e dure, light e normali. I fumatori sono sul piede di guerra: si prevedono atti di disubbidienza civile, tipo ciccare sui vigili urbani o contestare esponenti di governo e maggioranza soffiandogli fumo negli occhi. Del resto, sin dal provvedimento anti rave (divieto di assembramento per più di cinquantuno persone con la musica alta), si era capito che questo esecutivo ha una spiccata inclinazione al divieto e nessun senso del ridicolo.

Quale altra proibizione ci dobbiamo aspettare per il futuro? Mi permetto di suggerirne qualcuna io, tanto il livello è quello. Con la primavera già partita e l’estate in arrivo, farei subito scattare un bel divieto di balneazione per i migranti. Altro che guardia costiera: il corpo dei bagnini di stato (da istituire d’urgenza) intimerà ai cittadini extracomunitari di uscire subito dall’acqua, indipendentemente se il mare è mosso o calmo. Altro divieto da istituire piuttosto urgentemente è il divieto di peluche all’aperto. Dopo le contestazioni di Cutro, dove i manifestanti hanno tirato peluche addosso alle macchine del governo, l’esecutivo potrebbe varare una stretta ai pupazzi morbidi e pelosi. Divieto di peluche in strade, piazze, parchi e luoghi di aggregazione. Il motivo? Il governo teme che in questo clima ci possano essere scontri fra la polizia e i peluche degli anarchici, guidati dall'orsacchiotto di Cospito. Altra stretta che potrebbe stare molto a cuore a Meloni è vietare a Berlusconi dichiarazioni all’aperto: i suoi sproloqui filoputiniani sull’Ucraina li potrà fare soltanto a casa, con le finestre chiuse, alla presenza dei parenti più stretti e del proprio geriatra; mentre gli sarà interdetto di aprire bocca all’esterno e mettere in imbarazzo il governo con i partner internazionali, pena il carcere.

In questa escalation, non è da escludere che il governo vari anche un divieto di Elly Schlein: sono passate due settimane dalla vittoria della neo segretaria alle primarie, e il Pd è già risalito nei sondaggi. Meloni è nervosa, vorrebbe accendersi una sigaretta ma non può: è fuori casa. Concludo aggiungendo una eventuale postilla al decreto anti rave: divieto di karaoke, anche solo fra due persone se sono entrambe esponenti di governo. Certe scene (come il duetto Meloni-Salvini al compleanno di quest'ultimo sulle note di De André: una performance che per intesa fra i due ha ricordato la coppia Morgan e Bugo) certe scene, dicevo, non si possono vedere. E non per moralismo d’accatto: la ministro capo della Finlandia Sanna Marin ballava bene, Salvini e Meloni invece cantavano malissimo. Ok Dio, Patria e Famiglia: ma anche un po’ di decoro non sarebbe male.

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