PUBBLICITÁ

la classifica del sole 24 ore

Perché Bologna è la città più vivibile d'Italia, spiegato da un bolognese

Giuliano Cazzola

La "città turrita" non è il Giardino dell'Eden, ma il modello emiliano rilanciato da Merola si toglie lo sfizio di surclassare Milano, Torino e Roma. Episodi di normale vita quotidiana per scoprire cosa vuol dire abitare nella provincia con la migliore qualità della vita secondo il Sole 24 Ore 

PUBBLICITÁ

Bologna si colloca al primo posto nella classifica che Il Sole 24 Ore compila, ogni anno, per misurare la qualità della vita nelle province italiane. Il capoluogo trascina nella sua corsa (un salto di 13 posizioni rispetto al 2019) altre province emiliano-romagnole blasonate: Parma, Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia sono nel gruppo delle prime venti. Si tratta dunque di un successo della regione che secondo Edmondo Berselli era stata creata da Dio per assicurare una degna accoglienza alla Ferrari.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Bologna si colloca al primo posto nella classifica che Il Sole 24 Ore compila, ogni anno, per misurare la qualità della vita nelle province italiane. Il capoluogo trascina nella sua corsa (un salto di 13 posizioni rispetto al 2019) altre province emiliano-romagnole blasonate: Parma, Forlì-Cesena, Modena, Reggio Emilia sono nel gruppo delle prime venti. Si tratta dunque di un successo della regione che secondo Edmondo Berselli era stata creata da Dio per assicurare una degna accoglienza alla Ferrari.

PUBBLICITÁ

 

 

PUBBLICITÁ

Non è la prima volta che il rating della ‘’città turrita’’ – di solito sempre in posizione più che onorevole – sfonda tutti gli indicatori dell’indagine. L’ultima volta capitò durante l’amministrazione di Giorgio Guazzaloca, il ‘’civico’’ che, nel 1999, sottrasse Palazzo d’Accursio ai ‘’bravi compagni dell’Emilia rossa’’. Bologna torna sul podio alla fine di dei due mandati di Virginio Merola, il sindaco che, negli anni difficili, ha saputo difendere la città dalla (invero resistibile) offensiva leghista.

 

Il primato di quest’anno assume un valore particolare: il 2020 sarà ricordato per la tragedia della pandemia che ha messo duramente alla prova le istituzioni, la pubblica amministrazione, l’economia e l’intera società. Ovviamente le ‘’pagelle’’ delle comunità non esprimono mai valori assoluti, ma giudizi relativi nel confronto con le altre. Bologna non è il Giardino dell’Eden; ha dei problemi irrisolti, taluni anche gravi; deve affrontare delle difficoltà, superare dei limiti. Nell’ultimo mezzo secolo sono stati scritti migliaia di libri, saggi, articoli sulla fine del modello emiliano. Ma Bologna se ne sta seduta lungo il fiume a veder passare il suo cadavere; nel frattempo si toglie lo sfizio di surclassare Milano, Torino, Roma, Firenze e tutte le città che – con un po’ di sicumera – vengono definite ‘’metropolitane’’.

 

C’è sempre un rapporto biunivoco tra un’amministrazione e la società civile. Il ‘’buon governo’’ promuove la crescita delle comunità amministrate; ma è la filigrana di quest’ultime a rendere possibile un ‘’buon governo’’. Le cattive amministrazioni sono l’espressione di un livello degradato di senso civico. Ma perché la ‘’qualità della vita’’ dei bolognesi è ritenuta la migliore del Paese? Il Sole-24Ore costruisce le sue indagini sulla base di una griglia di parametri sofisticati e collaudati in tanti anni di esperienza. Chi scrive può raccontare la sua vita da persona anziana nella città del primato. Ho due nipotini, uno di quattro l’altro di due anni che frequentano rispettivamente la scuola materna e l’asilo comunali, nel medesimo plesso in mezzo ad un parco pubblico. Il servizio è mancato solo nelle settimane del lockdown. Per garantire la maggior sicurezza possibile – oltre a tutte le misure canoniche – vi è un’assistente ogni cinque bambini. Certo le classi sono state mischiate, ma bisognerà pur accontentarsi. Mia moglie ed io abbiamo avuto la possibilità di sottoporci alla vaccinazione antinfluenzale gratuita, da parte del medico di base. In quanto ‘’nonni’’ abbiamo usufruito di un programma regionale per compiere un esame sierologico anticovid in farmacia, attraverso la prenotazione sul sito predisposto ad hoc. Dal 21 dicembre partirà il piano dei tamponi direttamente nelle farmacie.

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Ho citato questi episodi di normale vita quotidiana perché sembrano essere impraticabili in altre città, ‘’sbattute’’ sul video da implacabili talk show. Volendo vi è un’azienda pubblica – Hera – che ha accorpato i servizi energetici e ambientali. E’ quotata in Borsa, il titolo va alla grande. Diversamente dall’Acea che dissangua il bilancio di Roma Capitale, Hera porta risorse al Comune di Bologna. Se l’amministrazione vuole migliorare le proprie entrare mette sul mercato un pacchetto di azioni senza perdere il controllo della società. Hera serve anche altri Comuni della regione. Quanto alla ‘’eccellenza’’ sanitaria gli ospedali pubblici non temono confronti.

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ