PUBBLICITÁ

convivere con il virus

Quarta dose? Chiamiamolo richiamo annuale. Parola dell'Aifa

Redazione

"Faremo un richiamo presumibilmente annuale e dovremo forse fraternizzare anche con quello", dice Nicola Magrini, il direttore dell'agenzia del farmaco. In Italia diminuiscono i contagi e la pressione sugli ospedali, stabile invece il numero dei decessi

PUBBLICITÁ

Mentre l'Italia si avvia ad allentare le restrizioni, fino a rimuoverle in gran parte dal 31 marzo, nella comunità scientifica si inizia a parlare dei vaccini che verranno. Dopo la terza si arriverà anche a una quarta dose? Il modello a cui guardare sembra essere quello della vaccinazione antinfluenzale con richiami annuali. Sull'argomento è intervenuto il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini, ospite di Elisir su Rai 3, dichiarando: "Faremo un richiamo presumibilmente annuale e dovremo forse fraternizzare anche con quello ma non sarà una quarta dose". Insomma, sembra dire Magrini: iniziamo a fare pace con l'idea che ogni anno la popolazione sia protetta con vaccini aggiornati alle varianti.

      

In attesa di capire le tempistiche e le modalità dei futuri richiami, la fondazione Gimbe conferma per la seconda settimana consecutiva l'abbassamento della curva dei contagi e il calo della pressione sugli ospedali. Rimangono stabili invece i decessi. "L'efficacia dei vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che si siano scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95 per cento di efficacia e che sia stato confermato nel primo trimestre di utilizzo reale" ha commentato Magrini, "C'è stata poi una lenta e graduale perdita di efficacia anche a causa di una variante che l'ha parzialmente ridotta". La comunità scientifica, "ne ha concordemente visto lo straordinario beneficio ovunque". 

PUBBLICITÁ

   

PUBBLICITÁ

Confortata dai dati, anche l'Italia come il resto d'Europa si prepara a ritornare ai livelli di libertà simili a quelli del pre-pandemia ma con un occhio a quello che accadrà dopo l'estate. Tra i nuovi vaccini in arrivo questo mese c'è quello dell'americana Novavax: "È un vaccino proteico, come quelli antinfluenzali. Sarà una piccola integrazione" rivela il direttore generale dell'Aifa, "Noi abbiamo vaccinato prevalentemente con i due vaccini a mRna su cui non c'è da avere alcun dubbio rispetto al Dna e alle interferenze geniche, genetiche o perfino di fertilità. Questo vaccino dunque, per alcuni che sembrano preferirlo, sarà presto un'opzione per un milione o due di persone che volessero comunque vaccinarsi, perché è importante".

    

Per quanto riguarda il vaccino della francese Valneva, Magrini ha aggiunto: "Si tratta di un vaccino ancora più classico, inattivato, e forse anche più vecchio come tecnologia, che arriverà più avanti".

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ