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Preghiera

Qualche motivo per non andare al mare

Camillo Langone

Ragioni che tengono un cattolico alla larga dalla spiaggia? Animali non graditi e soprattutto il paganesimo tatuato del popolo italiano

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Non vado al mare perché mi hanno detto che ci sono le donne nude (o mezze nude, cambia poco, è sempre un attentato al “Non desiderare”). Non vado in spiaggia anche se ho casa a pochi metri da una spiaggia perché non sono un guardone, non sono un contemplativo, e non sono nemmeno un maomettano per cui mi darebbe ancora più fastidio vedere donne in burkini. Sono cattolico, sono biblico, sono figlio di Sem e Iafet: non condanno chi è nudo, semplicemente gli volto le spalle. Non vado al mare anche perché mi hanno detto che ormai tutte le donne si rivelano tatuate: le giovani e pure le vecchie (che da giovani, quando commisero l’indelebile errore, magari non pensavano che sarebbero diventate vecchie, ma lo sono diventate). E mi mette tristezza constatare che il mio popolo, già cristiano, è passato in massa al paganesimo, e a un paganesimo particolarmente primitivo, inconsapevole e sudicio. Non vado al mare, infine, perché mi hanno detto che è pieno di meduse e di tracine, gli orrendi pesci ragno rintanati nella sabbia e pronti a pungere dolorosamente. Non vado al mare, vado in una piscina privata, privatissima, verso l’imbrunire, e nuoto in compagnia di un pipistrello che sfiora l’acqua a caccia di zanzare.
 

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