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Altro che agopuntura. Quando le cose si mettono male non c’è che la medicina occidentale

Camillo Langone

Siano lodati i ricercatori che in questi giorni stanno sperimentando l’efficacia della ribavirina per contrastare gli effetti del coronavirus

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Perché non la curano con l’agopuntura? Perché la polmonite virale non la guariscono con i tradizionali aghi o con gli altri tradizionali metodi della medicina tradizionale cinese, o magari con altri tradizionali metodi di altre non meno tradizionali e non meno magnificate medicine asiatiche? In anni remoti il mio eroe Carlo Ripa di Meana si trovò proprio a Wuhan, culla della nuova polmonite assassina, e finì all’ospedale per una crisi di asma. “Guarii con l’agopuntura”, scrive candidamente nell’autobiografia. Sarebbe guarito lo stesso perché la medicina tradizionale cinese non guarisce manco il raffreddore, figuriamoci malattie mortali. E allora si capisce perché, anziché contar comunistiche balle, non debellano il coronavirus con l’agopuntura: l’agopuntura serve solo a pungersi, quando le cose si mettono davvero male non c’è che la medicina occidentale. La medicina scientifica. Nemmeno questa è onnipotente ma solo questa salva qualche vita. Siano lodati i ricercatori che in questi giorni in Occidente stanno sperimentando l’efficacia della ribavirina.

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