(foto di Simone Canettieri)

dal nostro inviato

Meloni non va a Bologna: salta la presenza al comizio del centrodestra. Si collegherà da remoto

Simone Canettieri

Il forfait della premier nasce dall’incontro con i sindacati sulla manovra che si è protratto fino alle 16. Fermento (e delusione) all’Hotel Savoia del capoluogo emiliano

Dal nostro inviato a Bologna. I treni si possono fermare, ma difficilmente mandarli più veloce, anche se sono Freccia Rossa.  E così Giorgia Meloni si collegherà con l’Hotel Savoia di Bologna dove era attesa con gli altri vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani per la chiusura della campagna elettorale dell’Emilia Romagna al fianco della candidata Elena Ugolini. Il forfait nasce dall’incontro con i sindacati sulla manovra che si è protratto fino alle 16. Vista che questa sfida è data persa per il centrodestra c’è un po’ di tensione qui in hotel da parte dei dirigenti di FdI. “Giorgia non scappa, semplicemente non ce la fai con i tempi”. L’unica alternativa sarebbe un volo di stato, ma servirebbe agganciare all’appuntamento politico anche un altro istituzionale. C’è fermento, per ora. Forse tra un po’ anche delusione.

Di più su questi argomenti:
  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.