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il comizio per marsilio

L'ottimismo di Meloni per il voto in Abruzzo: "Quando sono qui piove sempre ma porta bene"

Simone Canettieri

Il centrodestra si ritrova a Pescara per la chiusura della campagna elettorale di Marsilio. La premier cambia registro e dice di non temere l'effetto Sardegna. Tajani: "Forza Italia punta alla doppia cifra"

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Pescara, dal nostro inviato. Da Teramo, feudo dell’ex rettore Luciano D’amico, Giorgia Meloni si dice ottimista, negando la possibilità di un effetto Sardegna domenica alle regionali abruzzesi. La premier cambia registro e prima del comizio finale con i leader del centrodestra a Pescara parla con le imprese teramane, unico territorio ostico politicamente nella terra del governatore patriota Marco Marsilio.

 

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Qui in piazza Salotto, in attesa che arrivi Meloni, si vedono qua e là i big. Antonio Tajani fa il giro dei banchetti di Forza Italia e al Foglio dice: “Puntiamo alla doppia cifra”. E a doppiare la Lega? “Io penso al mio partito”.

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Giovanni Donzelli dispensa selfie con i militanti. C’è una serena aria di vittoria nell’aria. “E faccio notare che qui una coalizione non ha mai vinto due volte di seguito: questa volta con Marsilio ce la faremo”. Sventolano le bandiere di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Vessilli della Lega non pervenuti. In compenso sventolano tre bandiere ucraine.

Poi arriva Giorgia Meloni. Selfie di rito sul palco prima di lasciare spazio agli interventi degli alleati. "Non so se il tempo regge", dice per spiegare l'insolito selfie pre comizio: "Quando vengo a Pescara piove sempre ma è una buona notizia: l'ultima volta che ha piovuto sono diventata premier". 

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