(foto Ansa)

editoriali

C'è sempre un Montanari peggio di te. Il rettore di Siena insolentito dai filo Hamas più estremisti di lui

Redazione

Il rettore agit-prop dell'Università per stranieri si schiera contro il boicottaggio delle università israeliane. Tanto basta per scatenare gli attivisti che gli danno del suprematista bianco e colonialista

Un video di pochi secondi, ma davvero esilarante, ed eccoci ripiombati magicamente nella peggio gioventù di “Ecce Bombo”. Con un barbuto studente (forse: l’aria è quella da fuoricorso decennale) che strilla isterico frasi in sostegno del boicottaggio delle università israeliane. Cose già viste, certo, ma stavolta il lato francamente comico è che sta strillando contro il celebre rettore-agit prop della sinistra antioccidentale, e dunque filopalestinese, dell’Università per stranieri di Siena: l’ineffabile Tomaso Montanari. All’inaugurazione dell’anno accademico è stato apostrofato con epiteti che di solito quelli della sua parte politico-editoriale riservano agli altri, alle “destre” maledette. Invece li hanno gridati a lui: “Suprematista bianco, razzista, colonialista”. E giù proteste contro le “università che portano avanti attivamente la colonizzazione della Palestina”.

E dire che il povero rettore – uno che del resto ha scritto che contro i palestinesi va in scena il solito “razzismo della pelle bianca”, per cui i crimini di Hamas sono definiti “opera di animali” mentre “i simmetrici crimini di guerra (che si avviano a diventare crimini contro l’umanità) di Israele, sono legittima difesa” – per una volta aveva fatto almeno mezza cosa giusta. Infatti, se pure aveva permesso (libertà di critica, ma eccebombo gli grida:”il dissenso interno esisteva anche nella Germania nazista”) che fosse verbalmente aggredita la ministra dell’Università Bernini, aveva comunque ribadito e difeso la scelta di Unistrasi di non aderire al boicottaggio delle università israeliane:  “Le università sono sempre luoghi di dissenso da tutelare e promuovere”. Ed è bastato questo per scatenare gli attivisti filo Hamas. Non è bastato che l’inaugurazione dell’anno accademico fosse “interamente dedicata alla decolonizzazione”, né che il rettore abbia chiesto il cessate il fuoco e nemmeno che abbia citato l’“italiano vero” Ghali. C’è sempre un eccebombo più anticolonialista di te.

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