Il retroscena

Pranzo Salvini-Fedriga: il patto di Cervia stabilisce la pace interna alla Lega

Simone Canettieri

Il leader della Lega incontra il governatore del Friuli Venezia Giulia: "La svolta governista di Matteo mi piace". E intanto il ministro prepara un tour per raccontare il suo ministero in vista delle Europee

Dal nostro inviato a Cervia

Li divide il menu, e basta. Uno mangia pesce (tartare di tonno) e l’altro no: carne, petto di pollo. Questione di gusti e dieta. Per il resto, il pranzo di Matteo Salvini e Massimiliano Fedriga è l’ennesima tappa di una pacificazione interna alla Lega. Un anno fa una roba del genere sarebbe stata quasi impensabile. Adesso no: simul stabunt, simul cadent.  Nel melonismo imperante anche gli ex rivali interni hanno capito che se crolla "il Matteo" finisce male anche per loro. E dunque cin cin, si brinda alla svolta governista di Salvini. 

Ora, tutto sembra cambiato nelle dinamiche interne: sicché il leader del Carroccio e vicepremier oggi si è incontrato con il governatore del Friuli Venezia Giulia. Non si vedevano da un mesetto. Appuntamento allo stabilimento Sunset beach di Cervia, a discreta distanza di sicurezza dal Papeete da dove il ministro delle Infrastrutture si tiene sempre di più alla larga. Era un’altra stagione politica, quella dell’azzardo finito, come si sa, a schifio a colpi di mojito.

Altra fase. Adesso “l’ingegner Matteo” ci ha preso gusto con i cantieri e le grandi e piccole opere da sbloccare: vuole girare l’Italia per illustrare il lavoro svolto dal suo dicastero.

Sarà questa la mossa anti Meloni in vista delle Europee: a lei le polemiche e le grane di Palazzo Chigi, a lui i tagli dei nastri e i cronoprogrammi. "La svolta governista di Matteo mi piace", dice Fedriga agli amici. 

 
Salvini ha fatto di tutto per incontrare il governatore, per lungo tempo alternativa (solo giornalistica, a dire il vero) al leader. Si è parlato per mesi, anzi ormai anni, di un 25 Luglio con gran consigli della Lega pronti a mettere in minoranza il capo ammaccato, ma non è mai successo.

Così dopo aver fatto le ore piccole alla festa di compleanno in Toscana della fidanzata Francesca Verdini (presente anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana) il segretario della Lega è tornato di nuovo qui a Cervia, sulla riviera romagnola, dove è atteso stasera per la festa della Lega.

Salvini si è presentato in costume e con la canotta gialla dei Lakers, in compagnia dell’amico Massimo Casanova, eurodeputato e sopratutto patron del Papeete. Un pranzo cordiale con Fedriga, che è anche presidente della conferenza stato regioni, pubblicamente è totalmente sulla linea di Salvini: addio distinguo. Ufficialmente i due avrebbero parlato di maltempo e Pnrr, ma vai a capire. 

Dissidenti addio, inizia un'altra stagione. E Luca Zaia? L'altro ex dolore intercostale del grande capo sembra ormai pensare solo al tris in Veneto, con una svolta molto centratata sui diritti. Lo chiamano il Doge radicale: suicidio assistito, diritti civili e nessuna velleità nazionale. Zaia sarà domani qui alla festa, e tutto perde ormai di interesse: nessuno vuole fare più le scarpe al vicepremier, è inutile gironzolare tra i baccanali del Papeete. Che noia. Addirittura dovrebbe fare un salto anche Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, per essere intervistato da Lucia Annunziata. C'era una volta la fronda interna.

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.