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Meloni incontra Bonaccini e i sindaci dell'Emilia Romagna. Buio sul commissario

Si riunisce il tavolo a Palazzo Chigi per organizzare fondi e interventi per il dopo alluvione. "Servono circa 9 miliardi", dice il sindaco di Cesena. Ma intanto sulla struttura commissariale c'è il silenzio del governo

Giorgio Caruso

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"La cifra complessiva del danno quantificato dalla regione Emilia-Romagna si aggira intorno ai 9 miliardi di euro, ma 1,8 miliardi è ciò che serve subito perché in parte sono risorse già impegnate, in parte dobbiamo necessariamente spenderle nelle prossime settimane per togliere dall'isolamento case, frazioni e aziende che si trovano nelle strade collinari e per ripristinare lo stato dei fiumi che sono stati interessati dall'esondazione". Ha parlare è Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, che questa mattina insieme al presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, per quantificare la cifra necessaria per fare fronte all'alluvione che lo scorso mese ha colpito il nord Italia, in particolare l'Emilia-Romagna. Il ministro Musumeci valuterà tutto il materiale prodotto. Per adesso la risposta è stata che "le risorse vanno cercate", ha concluso Lattuca.

Sul commissario all'emergenza invece non è stato fatto nessun nome, conferma Stefano Bonaccini: "Non ne abbiamo praticamente parlato. Noi pensiamo che sia utile nominare il prima possibile il commissario e la struttura commissariale, il governo immagino abbia un punto di vista diverso, visto che non ne stiamo parlando. Mi auguro che si possa arrivare prima possibile a una decisione. Ma adesso la priorità sono le risorse".

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