Valerio Carocci (Ansa)

Paura e delirio

Valerio Carocci occupa il Campidoglio: 300 mila euro per il mio festival o non esco da qui. Allertata la digos

Simone Canettieri

Il fondatore del Cinema America ha iniziato una trattativa durata ore per ottenere i finanziamenti per la sua rassegna cinematografica. "Il sindaco ha preso pubblicamente un impegno", spiega con una nota, dopo la notizia pubblicata dal Foglio. Per farlo uscire dalle stanze del Comune di Roma non è bastata nemmeno una telefonata di Schlein

"O mi date il fianziamento per le mie arene o io non esco da qui". Paura e delirio in Campidoglio. Ieri Valerio Carocci, animatore culturale e fondatore del Cinema America, ha occupato fisicamente gli uffici di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri: la richiesta sarebbe di 300 mila euro per finanziare il suo festival cinematografico itinerante, che si svolge tra piazza San Cosimato, nel cuore Trastevere, Cervelletta e Monte Ciocci.

L'enfant prodige, idolo della sinistra, ha iniziato così una trattativa di ore con il primo cittadino e con Alberto Stancanelli, capo di gabinetto di Gualtieri.

Il "negoziato" Campidoglio-Carocci è durata quasi tutta la notte. Per farlo uscire dalle stanze del Comune della capitale non è bastata nemmeno una telefonata di Elly Schlein al sindaco, ma è stata allertata anche la digos. Dopo 7 ore e le mediazioni di tutto il Pd - di Roma, del Lazio e d'Italia - Carocci ha lasciato il Campidoglio. Ma la partita dei finanziamenti è ancora aperta. 

D'altra parte le arene all’aperto organizzate dai ragazzi del Cinema America non se la passano bene: da quando la Regione non è più nelle mani di Nicola Zingaretti e dunque del Pd sono a forte i rischio i contribuiti regionali. Ecco perché Carocci punta tutto sul Comune, ultimo baluardo della sinistra. La sua kermesse con gli anni ha conquistato una ribalta internazionale con registi e stelle di Hollywood. Nelle ore di tensione in Campidoglio il giovane animatore ha fatto presente che o la cosa si sarebbe risolta o sarebbe finita sui giornali di mezzo mondo.

 

La replica di Valerio Carocci: Gualtieri ha preso un impegno con la Fondazione Piccolo America
 

Dopo la notizia del Foglio, Carocci è intervenuto con una nota - che riportiamo integralmente di seguito - in cui si spiega che Gualtieri e il comune di Roma avevano preso un impegno nel garantire la continuità dell'iniziativa “Il Cinema in Piazza”. 

"Due mesi fa abbiamo incontrato il Sindaco Roberto Gualtieri informandolo di non essere ancora riusciti ad avere garanzie sui budget per finanziare il progetto estivo “Il Cinema in Piazza” - dichiara il Presidente della Fondazione Piccolo America Valerio Carocci. Il progetto, dal costo complessivo di 700.000 euro, era solitamente in parte sostenuto dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, i quali ancora non hanno pubblicato gli avvisi pubblici relativi alle attività culturali estive. Al Campidoglio, che non aveva mai finanziato il progetto, non era e non è stata avanzata alcuna pretesa, si è esclusivamente rappresentato in data 31 Marzo 2023 che quest’estate la manifestazione a San Cosimato, Cervelletta e Monte Ciocci rischiava di non svolgersi più.

Il Sindaco Roberto Gualtieri, riconoscendo “l’importanza e lo straordinario valore culturale, nonché la grande partecipazione della cittadinanza” ha dichiarato pubblicamente in merito a tale manifestazione quanto segue: “Ci siamo impegnati affinché sia garantita continuità”. Nei mesi successivi il Campidoglio ha più volte confermato che in data martedì 23 Maggio sarebbe stata portata in Giunta una proposta di delibera per una compartecipazione finanziaria al progetto. Tuttavia, lo scorso martedì è stato comunicato uno slittamento della delibera a giovedì 25 Maggio, ma all’ordine del giorno della Giunta Comunale la delibera non era stata nemmeno calendarizzata. Ieri si è pertanto svolta una lunga riunione in Campidoglio, in presenza del Sindaco, del Capo di Gabinetto e del Capo Segreteria, che si è conclusa con il rinnovato impegno del Sindaco affinché non venga annullata la nona edizione de “Il Cinema in Piazza”.

La Fondazione Piccolo America ci tiene a precisare che l’incontro si è concluso positivamente dato il rinnovato impegno del Sindaco, concordando con i suoi collaboratori di proseguire la riunione lunedì. A seguito dell’impegno del Campidoglio del 31 Marzo la Fondazione Piccolo America ha impegnato tutte le risorse economiche in sua disponibilità affinché la manifestazione, il cui inizio è previsto il 2 Giugno, si potesse svolgere come gli anni precedenti, facendosi per la prima volta carico di anticipare tutte le spese senza certezza di sostegno economico da parte degli Enti Pubblici. Tale azione pone naturalmente la Fondazione in una delicata condizione, non potendo contare sui fondi destinati all’offerta per l’acquisto del Cinema America essendo questi vincolati alla realizzazione del Multisala Diffuso.
 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.