La riforma fiscale, ieri approvata in Consiglio dei ministri, sarà il punto centrale dell’azione di governo, e tra delega, misure attuative e verifiche di merito impegnerà probabilmente tutta la legislatura. Le confederazioni sindacali hanno criticato il metodo, cioè il fatto che si proceda all’approvazione del progetto di legge in Cdm prima di aver raggiunto un accordo con le parti sociali, e di merito, che riguardano però soprattutto la prospettiva finale della “tassa piatta” che anche nelle previsioni dell’esecutivo sembra più uno slogan che una effettiva prospettiva a breve termine.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE