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verso il cdm a cutro

Migranti, salta l'articolo sulla sorveglianza marittima a Crosetto: la spunta Salvini

Simone Canettieri

Il Cdm approva il nuovo decreto sulla gestione dell'immigrazione. Cancellata la norma apparsa nella bozza di questa mattina che prevedeva più poteri in capo alla Difesa a discapito del ministero delle Infrastrutture

Dal nostro inviato a Cutro. L’articolo 10 del decreto immigrazione, quello che ha fatto infuriare Matteo Salvini, è saltato. La risposta diplomatica è che servono ulteriori approfondimenti sulle competenze. Di fatto si è imposto il capo della Lega. La bozza di questa mattina prevedeva il coordinamento del soccorso marittimo in capo al ministero della Difesa di Guido Crosetto. Una sorta di commissariamento a Salvini da cui dipende la Guardia costiera. Dopo la tensione, la marcia indietro di Giorgia Meloni e Alfredo Mantovano, sottosegretario alla presidenza che aveva portato il testo iniziale in pre consiglio questa mattina.

Già prima di imbarcarsi sull’aereo del governo diretto a Cutro Matteo Salvini era furibondo: “Quell’articolo del decreto salterà”. La bozza girata in mattinata non lascia dubbi alle interpretazioni: il rafforzamento della sorveglianza marittima da parte del ministero della Difesa è un colpo alla Guardia Costiera, di competenza delle Infrastrutture, dunque di Matteo Salvini. Si sposterebbe il cervello operativo sotto la guida di Guido Crosetto, a scapito in subordine anche del Viminale. Così era contenuto nella bozza. Appena sono uscite le facili interpretazioni al decreto, Salvini ha iniziato a mettersi di traverso con Palazzo Chigi. Da qui è partita la trattativa con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con la premier. Crosetto è dovuto uscire con una nota stampa che smentiva  le indiscrezioni dunque la bozza. Alla fine l'ha spuntata Salvini. 

 

 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.