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Editoriali

La destra è spiaggiata sui balneari

Redazione

Raffaele Fitto, ministro per gli Affar europei, vuole ridurre le procedure d’infrazione europee. Ma è smentito da FI

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Manco il tempo di compiacersi per la rinnovata dichiarazione di europeismo del governo, che subito tocca ricredersi. “Abbiamo 82 procedure d’infrazione, e vanno ridotte assolutamente”, aveva dichiarato la scorsa settimana Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, durante la sua audizione in Parlamento, ricordando come “in totale queste procedure ci costano un miliardo di euro”. Benissimo, dunque: finalmente le procedure d’infrazione non erano più “uno di quei laccioli con cui l’Europa complica la vita degli italiani” (cit. Meloni), ma una stortura italiana da correggere.

 

Poi però passano una manciata di giorni appena, ed ecco che nella stessa maggioranza di governo matura l’idea di inserire nel Milleproroghe una norma che prolunga la durata delle concessioni balneari, e che dunque esacerbi un’anomalia tutta italiana per cui, manco a dirlo, siamo sotto procedura d’infrazione. Al che Maurizio Gasparri, arcigno difensore della lobby degli ombrelloni ed estensore della proposta, ha buon gioco a ricordarci “cosa diceva la Meloni della Bolkestein”.

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Questo, in effetti: “Un esproprio”. Di più: “Uno scandalo”. Addirittura, quando il Consiglio di stato decretò la sospensione tassativa delle concessioni balneari a fine 2023, la leader di FdI fece ricorso alla Consulta (bocciato, ovviamente). “Però se ora in FdI vogliono possono fare il contrario di quanto detto in campagna elettorale, ne prendiamo atto”, prosegue Gasparri. Solo che qui, al di là delle schermaglie propagandistiche interne alla destra, resta la sostanza: c’è una sentenza del Consiglio di stato che si pone nel solco delle direttive di Bruxelles per cui le concessioni vanno messe a gara. E c’è una destra che, anche quando manifesta buone intenzioni sul fronte europeo, torna poi inevitabilmente a mostrarsi succube della sua stessa propaganda sovranista. Di certo non è così che si potranno ridurre le procedure di infrazione.

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