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a bruxelles

"Sì alla ratifica del Mes". Giorgetti conferma la linea Draghi

Il ministro dell'Economia garantisce la continuità con l'esecutivo precedente: "Mi attesto sulle posizioni del precedente governo di cui facevo parte. Aspettiamo la decisione della corte tedesca". Poi rassicura sulla prossima legge di Bilancio: "Sarà prudente e realista"

Redazione

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La strada l'aveva indicata il governo Draghi: sì alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti lo ha ribadito. "Mi attesto sulle posizioni del precedente governo di cui facevo parte", le parole del leghista a Bruxelles per l'Eurogruppo, che precede la sessione del Consiglio "Economia e finanza" (Ecofin). Poco importa se solo pochi mesi, dai banchi dell'opposizone, Giorgia Meloni diceva di essere pronta, insieme a Fratelli d'Italia, "a respingere con tutte le forze questo ennesimo tentativo di riforma di un Trattato che non fa gli interessi dell’Italia”. Governando si cambia idea
 
Il solco insomma resta quello tracciato dall'ex ministro Franco. Certo, dice ancora Giorgetti,  "aspettiamo la decisione della Corte Costituzionale tedesca", prima degli atti ufficiali. Ma la direzione non cambierà. Ne va anche della crediblità italiana in una fase economica particolarmente delicata. Tra gli obiettivi di Giorgetti a Bruxelles c'era anche quello di rassicurare i partner europei sulla situazione italiana e sulla manovra che finanziaria che dovrà essere varata nelle prossime settimana: "Sarà prudente e realista", assicura il ministro dell'Economia che ha spiegato come "tutti siamo preoccupati per il debito, basta spiegare la situazione. E naturalmente tutti dovranno fare la propria la parte e l'Italia la farà", Giorgetti ha parlato di "rapporti positivi", in riferimento ai colloqui con i suoi omologhi europei, "anche con Lindner", il ministro delle Finanze tedesco, tra i più attenti ai conti italiani.

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"Abbiamo avuto uno scambio di opinioni molto positivo con il nuovo ministro delle finanze dell’Italia. Vedo ampio spazio per un rapporto molto positivo, stretto e produttivo con il nuovo governo", ha poi confermato al termine dell’Eurogruppo il presidente Paschal Donohoe. Entro al fine del mese la legge di Stabilità italiana dovrebbe arrivare a Bruxelles per essere valutata.  La Commissione europea "non dubita" che il governo italiano manterrà un "atteggiamento di grande cautela"  adottando misure di sostegno "mirate" per la crisi energetica, ha spiegato il Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni. "Ci aspettiamo un proposta di bilancio che riceveremo nel giro di un paio di settimane e di cui daremo una valutazione più tardi rispetto alle proposte di bilancio degli altri Paesi, quindi nel mese di dicembre. Noi ci aspettiamo una proposta che tenga conto di questi orientamenti e dagli incontri che ho avuto col ministro Giorgetti e con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non dubito che questo sarà", ha concluso l'ex presidente del Consiglio. 

 

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