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VOCI DAI COMITATI

La nuova versione del Terzo polo: "Qualsiasi cosa sopra il 7 per cento è una vittoria"

Gianluca De Rosa

Molte assenze da Azione e Italia Viva: né Matteo Renzi né Carlo Calenda si faranno vedere stasera e i giornalisti attaccato il capogruppo di Iv Ettore Rosato, mentre si abbassano le aspettative

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Sono bastati i primi exitpoll per fare abbassare le aspettative. “L’obiettivo è il 10 per cento”, diceva Matteo Renzi fino a pochi giorni fa. “Qualsiasi cosa sopra il 7 è una vittoria”, è la nuova versione che va di moda questa sera al comitato elettorale del Terzo polo. Carlo Calenda ha deciso di non venire. “Ha preferito stare con la famiglia, non c’è niente di strano, parlerà domani”, spiegano dal suo staff. Anche Matteo Renzi non c’è. Dopo il voto è volato in Giappone per i funerali dell’ex presidente giapponese Shinzo Abe che si terranno martedì. Pare parleranno le ministre Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini.

 

Con loro Maria Elena Boschi. Eppure anche chi è già arrivato rimane chiuso nelle stanze riservate. Al comitato si vede solo il capogruppo uscente di Italia viva alla Camera Ettore Rosato. I giornalisti lo inseguono con la brama del disperato che vede finalmente un’oasi nel deserto. Si sta sul chi vive. “Siamo il primo partito a Milano: mi sembra un dato significativo, però dobbiamo aspettare i risultati definitivi”, dice Rosato. “Quel che certo è che purtroppo non esiste più il centrodestra, ma la destra, ed ha vinto le elezioni”.

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