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L'agenda giovanile

Largo ai giovani: come voteranno i 10 milioni di under 35?

Simone Baglivo

Rappresentano un quarto dell'elettorato ma si sentono trascurati e vorrebbero far sentire la loro voce. "Non percepiscono la politica come il mezzo per risolvere problemi", ci dice il sondaggista Pregliasco. Ecco i programmi elettorali delle forze politiche 

Prospettive per il futuro, ambiente, inquinamento, qualità dell'istruzione, disoccupazione, sanità e inflazione. Secondo i giovani tra 18 e 24 anni, sono queste, in ordine di preferenza, le priorità di cui dovrebbero occuparsi i partiti impegnati nella corsa al voto verso il 25 settembre. Gli analisti di SWG hanno recentemente fotografato questa agenda giovanile per Italian Tech (Gedi). Stando alla ricerca dell'istituto fondato a Trieste, 4 giovani su 10 ritengono la politica una parte fondamentale della vita (dato che diminuisce del 18 per cento rispetto al 2016) e l'87% crede che se i partiti gli aprissero le porte, ne trarrebbe beneficio "tutto il paese".

 

"Il principale motivo che tiene lontano i giovani dalla politica è che non percepiscono i partiti come il mezzo per risolvere i problemi e neanche come qualcosa che li riguarda o che riguardi le cause che hanno a cuore", spiega a Il Foglio Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend. Per il sondaggista, i temi su cui i giovani hanno una "sensibilità più spiccata" e una "mentalità più aperta" sono il clima e i diritti. "Ma non so quanto abbiano chiaro il divario generazionale in Italia", aggiunge Pregliasco.

 

Per SWG, le intenzioni di voto tra gli under 24 premiano il centrodestra, che si attesta primo con il 35 per cento, a poca distanza dal centrosinistra (31 per cento). Il movimento guidato da Giuseppe Conte raggiunge il 17 per cento, mentre il terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi è all'8 per cento. Il presidente del consiglio Mario Draghi rimane il leader più apprezzato (63 per cento). Segue, a quasi 20 punti di distanza Giuseppe Conte, poi Emma Bonino, Enrico Letta, Carlo Calenda, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Nicola Fratoianni, Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Matteo Renzi. Il politico meno apprezzato è Angelo Bonelli. 

 

Secondo l'ultimo approfondimento di Quorum/YouTrend, la proposta politica più apprezzata dai giovani è l'obbligo di retribuzione per gli stage. L'analisi, realizzata per Sky, sottolinea anche il capovolgimento dei sondaggi nazionali: il Partito Democratico sarebbe più apprezzato di Fratelli d'Italia (anche se la coalizione della Meloni rimane avanti a quella di Letta). Nel complesso, solamente l'8 per cento degli Italiani crede che la politica si stia occupando "abbastanza dei giovani". Infine, Quorum e YouTrend individuano in Instagram il social media in cui i giovani si informano di più.

 

In questa tornata elettorale l'età media sarà di 54 anni, la più alta degli ultimi 40 anni. Stando all'ultimo rapporto Istat, gli under 35 con diritto di voto sono circa 9,5 milioni, il 21 per cento del totale degli elettori (nel 1983 erano il 35 per cento). Il 25 settembre sarà la prima volta che gli under 25 potranno votare anche per il Senato della Repubblica (grazie alla legge costituzionale del 2021). Sono, però, quasi 5 milioni gli italiani fuorisede per motivi di studio o lavoro che per esercitare il proprio diritto / dovere dovranno tornare necessariamente nel comune di residenza.

 

Come abbiamo ricordato su queste pagine, le giovani generazioni sono state le più responsabili ma anche le più penalizzate durante la pandemia. Le idee avanzate dai partiti in vista del voto vorrebbero valorizzare i giovani e convincerli a recarsi alle urne. Per raggiungere l'obiettivo, a tre settimane dal voto ormai tutti i principali protagonisti della scena politica sono sbarcati (con dubbi risultati) su TikTok, popolarissimo fra i millennials e la generazione Z. Ma il social cinese può spostare dei voti? "Si e no. Ciascun fattore singolo non sposta voti da solo, ma può contribuire a crearne le condizioni. Vale per qualunque cosa", ci dice il direttore di YouTrend.

Secondo SWG, gli astensionisti tra gli under 35 sono circa il 38 per cento (in linea con il dato dell'intera popolazione). "Nel 2018 il numero dei giovani astenuti fu simile al dato nazionale medio. Alcuni colleghi dicono che questa volta saranno di più, ma non ho ancora modo di ritenerlo", precisa il sondaggista Pregliasco. La sfida per le forze politiche sarà quindi coinvolgere sia i giovani sia i meno giovani visto che, a 23 giorni dal voto, più di due italiani su cinque ancora non si sono interessati alla campagna elettorale. 

 

Entrando nel merito, quali sono le proposte per i giovani da parte dei principali schieramenti politici?

 

FRATELLI D'ITALIA

Per il partito di Giorgia Meloni, "le nuove generazioni rappresentano il futuro della nostra Nazione: investire sulle politiche per i giovani significa liberare nuove energie, aprirsi all’innovazione, coltivare talenti, produrre sviluppo. Insomma significa costruire il nostro futuro". Le proposte includono il “diritto allo sport, all’arte e alla cultura”, investimenti sugli impianti sportivi (di nuova generazione e per ogni disciplina), aree attrezzate per fare sport nei parchi e strutture dove praticare agevolmente musica, arte, teatro, danza. FdI punta sulla scuola che deve "diventare il centro nevralgico del territorio", ma anche sull'istituzione di borse di studio per meriti sportivi e artistici, sulla promozione di stili di vita sani e sulla lotta agli spacciatori. La Meloni vuole anche debellare la disoccupazione giovanile, potenziare il sistema degli incubatori d’impresa per le startup, aumentare i fondi per l’autoimprenditorialità giovanile, rafforzare il fondo di garanzia statale per il mutuo sulla prima casa e favorire esperienze all’estero. 

 

PARTITO DEMOCRATICO

Il partito di Enrico Letta punta "moltissimo sui 18enni" con temi "mirati" come "diritti, ambiente, ius scholae e integrazione, sport". Il Pd, oltre alla già nota "dote ai 18enni", chiede lo stop degli stage gratuiti, l'azzeramento dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani fino a 35 anni e il sostegno alle ragazze e ai ragazzi nel percorso per uscire di casa prima. Letta propone anche la pensione di garanzia ("che stanzi fin da subito le risorse necessarie a garantire una pensione dignitosa a chi ha carriere lavorative discontinue e precarie"), il miglioramento dell’assegno unico e universale per i figli a carico e il rafforzamento della partecipazione delle ragazze e dei ragazzi alla vita politica del paese ("abbassando l'età del voto a 16 anni e promuovendo l’adozione di una nuova legge per il voto fuorisede").

 

MOVIMENTO 5 STELLE

Il movimento creato da Beppe Grillo avanza misure "per il futuro, il benessere e la stabilità dei giovani". Il leader Giuseppe Conte propone il riscatto gratuito della laurea, incentivi all'imprenditoria giovanile, la sburocratizzazione delle startup e la stabilizzazione degli sgravi per l'acquisto della prima casa "da parte degli under 36". Il M5s chiede anche la proroga dello sgravio per l'assunzione di giovani under 36 in tutta Italia e la pensione garanzia giovani. 

 

AZIONE E ITALIA VIVA

Carlo Calenda e Matteo Renzi vorrebbero che a "ogni euro speso per la fascia over 65" sia accompagnato "almeno un euro speso per la fascia under 35". Il terzo polo chiede di incentivare l’imprenditorialità giovanile, rafforzare i servizi di orientamento per addolcire la transizione tra formazione e lavoro, riformare “Garanzia Giovani” e regolare i tirocini curriculari. Azione e Italia viva avanzano anche le proposte di semplificare l’accesso alle professioni, consolidare le competenze con piani di studi universitari e investire in competenze digitali dei giovani.