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Le reazioni

Il Pd nazionale chiede le dimissioni di Ruberti. Francesco De Angelis ritira la candidatura

Redazione

Nota durissima del partito di Letta, dopo il video con la lite notturna del braccio destro del sindaco di Roma svelato dal Foglio: "Caso gravissimo che non può restare senza conseguenze"

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Questa mattina, con una nota durissima il Pd nazionale di Enrico Letta ha chiesto le dimissioni di Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri al centro dell'episodio svelato dal Foglio. Dal Nazareno infatti, dichiarano che quello avvenuto a Frosinone è un "caso gravissimo, che non può restare senza conseguenze". Il passo indietro di Ruberti è arrivato poco dopo

   

Verrà acquisito dalla procura di Frosinone il video della lite tra Ruberti e alcuni esponenti del Pd locale. La sera in cui è stato girato, alcune settimane fa, le forze dell'ordine erano intervenute sul luogo, nei pressi di un ristorante, dopo le segnalazioni di una lite ma non era stato trovato nessuno. E chi è intervenuto sul posto ha stilato, come da prassi in queste occasioni, una annotazione di servizio.

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Intanto, con una mail inviata al Nazareno, l'ex assessore regionale e già europarlamentare del Pd Francesco De Angelis - che era presente alla scena - ha ritirato la candidatura alla Camera. Il fratello di De Angelis, Vladimiro, sarebbe infatti l'uomo con cui Ruberti discute nel video. L'ex assessore era presente alla cena dove si è scatenato il tutto e sarebbe stato anche testimone delle minacce. A quanto dicono fonti all'Ansa, il ritiro di De Angelis è avvenuto per evitare strumentalizzazioni: quella dell'esponente dem di Frosinone era una candidatura praticamente "non in posizione eleggibile, ma di servizio", poiché De Angelis era in lista a Roma quando il suo collegio di riferimento è quello ciociaro.

   

Il ritiro della candidatura di De Angelis e le dimissioni di Ruberti "mi sembrano entrambe scelte giuste e doverose", ha detto il segretario pd Enrico Letta

    

"Non bastano le dimissioni di Albino Ruberti: il ruolo fino a ora da lui ricoperto come capo di gabinetto del sindaco di Roma, e prima ancora da Zingaretti, necessariamente deve portare a chiarire su quanto accaduto a Frosinone nel Ruberti-gate". Lo dichiarano, in una nota, il Movimento 5 stelle Roma e la Lista Raggi ecologia e innovazione. "Chiediamo un'immediata revisione di tutti gli atti approvati dall'amministrazione Gualtieri fino a oggi, a partire dalla scelta sull'inceneritore. I cittadini di Roma hanno il diritto di sapere chi prendeva veramente le decisioni. Sarà depositata immediatamente un'interrogazione per avere un chiarimento e, qualora non fossimo soddisfatti, porteremo la vicenda alla Procura affinché faccia chiarezza a beneficio di tutti i romani".

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Anche da destra non mancano le accuse. "La città merita di sapere la verità. Uno scandalo che non si può tacitare con le dimissioni dell'ex capo di gabinetto e la rinuncia alla candidatura di De Angelis. Dimissioni e rinuncia che comunque arrivano dopo delle risibili scuse che miravano a ridimensionare la questione ad alterco legato al calcio, a riprova di quale poca trasparenza e rispetto per la città pratichino questi dirigenti del Pd locale", attacca Simona Baldassarre, eurodeputata della Lega. "De Angelis è presidente del consorzio unico industriale della Regione Lazio e gestisce milioni di euro anche del Pnrr e alle parole di condanna del segretario Letta devono fare necessariamente seguito anche le immediate dimissioni da presidente del consorzio. Dopo quanto avvenuto, De Angelis non può restare un minuto in più al suo posto a gestire tranquillamente milioni di euro", aggiunge Paolo Trancassini, deputato e coordinatore Regione Lazio di Fratelli d'Italia.

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"Questo è il soave ambientino del Pd romano" commenta con un tweet Carlo Calenda. "Il capo di gabinetto di Gualtieri, già capo di gabinetto di Zingaretti che 'amministra' il potere. Se fosse accaduto a noi, Repubblica ci avrebbe aperto il giornale".

 

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