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le reazioni

Crisi di governo, gelo M5s in Senato: "Draghi non ci ha convinto"

Simone Canettieri

I senatori grillini accolgono con freddezza le parole del premier: "Non ci sono state nuove aperture, ci ha punto di nuovo su Reddito e Superbonus". Nessun applauso in Aula. Ora la riunione con Conte

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"Non ci ha convinto", dice Gianluca Castaldi. "Non mi è piaciuto", aggiunge Gianluca Ferrara, che è anche vicecapogruppo. Stefano Patuanelli scuote la testa, veloce come un'anguilla: "Sto andando da Conte". Il M5s accoglie le parole di Mario Draghi con freddezza, ma anche attesa. Quella di farsi dare la linea dall'ex premier, arrivato in Senato per ascoltare le comunicazioni del suo successore. Fonti di primissimo piano del M5s spiegano al Foglio che "non ci sono state nuove aperture da Draghi, anzi ci ha punto di nuovo su Reddito e Superbonus". I grillini adesso sono a rapporto da Conte, ancora oscillante sul da farsi. Paola Taverna ricercatissima prende tempo. Questo è il Senato, regno dei falchi anti Draghi.

Anche il passaggio sul patto di fiducia con l'appello agli italiani non sembra essere andato giù ai vertici del M5s. Che insinuano: "Sarà piaciuto al Colle". Da giorni i grillini non hanno una posizione netta che vada oltre i mugugni. Sergio Puglia, altro senatore M5s: "Ma perché chiedete a noi? Siete sicuri alla Lega siano piaciute le parole di Draghi?"

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