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tensioni grilline

Crisi di governo, nervi tesi nel M5s. D'Incà a Conte: "Pensiamo al bene del Paese"

Simone Canettieri

"Mettiamo al centro il bene dell'Italia e dell'Europa: arriva la crisi economica, caro Giuseppe". Durante il Consiglio nazionale il ministro per i Rapporti con il Parlamento si smarca dai falchi. Con lui anche Bonafede, Todde, Crippa. "Ha avuto un discussione accesa con Conte", riferiscono i presenti

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"Mettiamo al centro il bene dell'Italia e dell'Europa: stiamo andando incontro a una crisi economica, caro Giuseppe". Durante il Consiglio nazionale del M5s Federico D'Incà si è smarcato dai falchi che volano intorno a Conte. Tutti coloro - come i vicepresidenti Ricciardi e Taverna - che gli stanno dicendo di ritirare la delegazione grillina dal governo. Come D'Incà  in questo momento la pensano anche Davide Crippa, Alessandra Todde e Alfonso Bonafede.  Ma lo stop di D'Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, alla linea barricadera non è passata inosservata. "Ha avuto una discussione accesa con Conte", riferiscono al Foglio i presenti.

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