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presenza scomoda

Caso Conte alla Festa dell’Unità. Adesso il Pd si chiede: “Lo invitiamo?”

Simone Canettieri

Oggi i Dem di Roma presentano la Festa dell’Unità: diciassette giorni di dibattiti, musica e salamelle alle Terme di Caracalla. Ci saranno Nobili per Italia Viva e Calenda per Azione. Ma l'inivito per l'ex “punto di riferimento fortissimo dei progressisti” resta in sospeso

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 Da “punto di riferimento fortissimo di tutte le forze progressiste” a scomodo invitato. E’ il destino di Giuseppe Conte, il leader del M5s. Oggi il Pd di Roma presenta la Festa dell’Unità: diciassette giorni di dibattiti, musica, salamelle e biliardino alle Terme di Caracalla. Un ritorno in un luogo caro, dieci anni dopo, che coincide con la presa del Campidoglio da parte del dem Roberto Gualtieri. Bene, il programma è ormai chiuso: saliranno sul palco il primo cittadino, il segretario Enrico Letta, il governatore Nicola Zingaretti, per Italia viva sarà presente Luciano Nobili e per Azione, salvo sorprese, Carlo Calenda.

E Conte? Al momento non è stato invitato. Sulla presenza dell’ex premier il segretario cittadino Andrea Casu ha scritto un grande punto interrogativo in agenda. Conte è contro il termovalorizzatore, Conte rischia di far cadere il governo e di terremotare il campo largo. E dunque l’invito rimane in sospeso. Al contrario di Luigi Di Maio. Il leader di Insieme per il futuro ha già detto che parteciperà alla festa dell’Unità a Reggio Emilia. Potrebbe però fare il bis a Roma o inviare Vincenzo Spadafora. 

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