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Amministrative 2022

Exit poll: affluenza referendum flop (sotto al 25 per cento). A Palermo avanti il centrodestra. A Verona è sorpresa centrosinistra

Redazione

I dati di Opinio per la Rai: a Verona a sorpresa in testa l'ex calciatore, con testa a testa per il secondo posto tra Tosi e Sboarina. Lagalla potrebbe vincere al primo turno. Bucci verso la riconferma a Genova. A Parma avanti il centrosinistra. Alle urne per il referendum solo il 23 per cento degli elettori, secondo le rilevazioni

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Chiuse le urne ecco gli exit poll Rai. A Palermo il centrodestra potrebbe conquistare la vittoria con Roberto Lagalla, candidato del centrodestra (43-47 per cento ) sopra al candidato di centrosinistra Franco Miceli (27-31 per cento). Sorpresa a Verona. L'ex calciatore Damiano Tommasi, sostenuto dal campo largo, è avanti (47-41 per cento) ma non vince al primo turno. Tosi e Sboarina, i due candidati del centrodestra, sono appaiati, entrambi nella forbice 27-31.

A Parma, il centrosinistra è avanti con Michele Guerra (40-44) sopra il candidato di centrodestra Pietro Vignali (19-23)

A L'Aquila, il candidato di FdI Biondi potrebbe farcela al primo turno (49-53), mentre la sfidante Stefania Pezzopane è a ricompresa in una forbice tra il 23 e il 27 per cento.

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A Catanzaro avanti il centrodestra con Valerio Donato (40-44), insegue Nicola Fiorita (21-35), sostenuto da Pd e M5s. 

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Sempre secondo le rilevazioni Opinio Rai l'affluenza al referendum si muove all'interno di un intervallo tra il 19 e il 23 per cento. 

Per quel che riguarda i singoli quesiti referendari, questi sono gli esiti dell'exit poll realizzato per la Rai. A favore della limitazione della custodia cautelare si è espresso il 54-58 per cento dei votanti (42-46 contrari). Sull'abrogazione della legge Severino sì al 52-56, no al 44-48 per cento. La separazione delle carriere tra giudici è pm è sostenutra dal 67-71 per cento dei votatnti (29-33 contrari). Mentre per gli altri due quesiti più tecnici: secondo la rilevazione Opinio il 67-71 per cento è favorevole al voto dei laici per la valutazione dei magistrati (no al 29-33 per cento). L'elezione dei togati al Csm ha il 66-70 per cento di sì e 30-34 per cento di no. 

 

Matteo Salvini ha deciso di non presentarsi al comitato ma la Lega ha diffuso questo comunicato: "Grazie ai milioni di italiani che hanno votato per i referendum sulla giustizia: la loro voce è un impegno per tutti affinché si facciano vere e profonde riforme. Meritano riconoscenza perché hanno scelto di esprimersi nonostante un vergognoso silenzio mediatico (a cominciare dalla tv di Stato), al caos in troppi seggi a partire dallo scandalo di Palermo, alla codardia di tanti politici. Grazie a chi ha informato e partecipato, ai governatori schierati in prima linea insieme ad amministratori locali - di tutti i colori politici - e a molti parlamentari. Il tutto senza dimenticare donne e uomini di legge, associazioni culturali e intellettuali.

 

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La battaglia per cambiare la Giustizia non si ferma questa sera, ma anzi riparte con rinnovato slancio: sarà il centrodestra (insieme ad amici coraggiosi come quelli del Partito Radicale) ad avere l’onere e l’onore, dopo aver vinto le prossime elezioni Politiche, di mettere mano al Sistema.

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In conferenza stampa si presenta Roberto Calderoli al posto del segretario: "“Premetto che le battaglie più difficili sono le più nobili. La lega ci ha messo la faccia. Mille gazebo. Grazie ai militanti. I numeri sono evidenti, al di là delle forbici. Devo prendere atto che i “sì” sono prevalenti. Anche sui due quesiti ostici. Purtroppo prevede un quorum che non abbiamo raggiunto”

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Il tweet di Matteo Salvini:

 

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