festa dell'innovazione

Cingolani: "Razionamenti di gas in inverno? Rischio basso. Non sono un ministro M5s"

Il titolare della Transizione ecologica all'evento del Foglio. "L'elettrico non è per tutti. Se le condizioni cambieranno dovremo essere in grado di rivedere il bando alle auto a combustione. I rifiuti a Roma? Potrebbe essere tenuta meglio"

"Se ci saranno razionamenti di gas in inverno? In questo momento il rischio è basso". Non stilla preoccupazione il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, intervenuto alla Festa dell'Innovazione del Foglio a Venezia. "Ogni stato accumula riserve durante l'estate, in questo momento siamo al 52 per cento, per non avere problemi dovremo arrivare al 90 per cento". Un modo per opporre l'eloquenza dei dati all'allarmismo che si è sprigionato dopo lo scoppio della guerra in Ucriana e l'aumento dei prezzi di gas e petrolio. 

Ma è un Cingolani a 360 gradi quello che interviene al Teatro Goldoni, intervistato dal vicedirettore Salvatore Merlo. "L'auto elettrica non è per tutti". Così se nel 2032 o nel 2033 "ci renderemo conto che se gli obiettivi non saranno raggiungibili bisognerà avere il coraggio di ritornare sui propri passi e ragionare" sul bando alle auto a combustione imposto dall'Ue, perché "le situazione possono cambiare in fretta, così come le nuove tecnologie a disposizione". Insomma il titolare della Transizione ecologica interpreta il massimo del pragmatismo. Perché, e lo ripete in più occasioni, "sulle questioni energetiche si può fare ideologia solo fino a un certo punto". Non ci piuò dimenticare di un concetto legato alla transizione ecologica: e cioè quella "just transition", transizione giusta, che non può né adottare soluzioni troppo ravvicinate. Nè far finta che il problema ecologico non esista affatto. "Un tecnico come me deve fare la scelta corretta sull'asse dei tempi. Anche se questo paradossalmente rischia di scontentare tutti perché impone dei sacrifici". 

C'è tempo anche per fare una puntata sui rifiuti. E in particolare su Roma, dove il sindaco Gualtieri ha annunciato la costruzione di un termovalorizzatore. "Non commento senza avere dei dati a riguardo", dice il ministro. Che però sullo stato della città si lascia andare a una breve battuta: "Potrebbe essere tenuta meglio, anche se non mi permetto di giudicare. Ho fatto 23 traslochi e ogni città in cui ho vissuto aveva i suoi problemi".

Ma lui si considera un ministro del M5s, come gli stessi grillini propagandavano all'inizio del governo Draghi? "No, perchè colui che mi ha scelto è il premier. Non ho nessuno alle spalle. Solo 40 anni di ricerca. Non ho mai fatto e no farò politica. Non è il mio mestiere farmi votare".