L'informativa mappamondo di Draghi e La Russa che stende Salvini: "La legittima difesa non vale per Kyiv?"

Carmelo Caruso

A luglio viaggio del premier in Turchia per vedere se con Erdogan si può costruire la pace per l’Ucraina. Il vicepresidente del Senato: “Le armi sono necessarie per cacciare l’invasore. Capito?”

Ankara, Helsinki… è l’informativa mappamondo. Un attimo. Prima di parlare di Mario Draghi, della “posizione italiana senza ambiguità nel cercare la pace”, del suo prossimo viaggio in Turchia per vedere se con Erdogan si possono costruire le condizioni per un cessate il fuoco in Ucraina, si deve parlare di un eroe dell’oratoria, di un senatore che ha fatto un intervento degno del ministro degli Esteri Antonino Paternò di San Giuliano (1852-1914), titolare del dicastero sotto il regno d’Italia. Si tratta di Ignazio La Russa, fratello d’Italia, che appunto è nato a Paternò, Catania, e che ha messo Matteo Salvini al tappeto.


Prende la parola e dice: “Ma se la difesa è legittima a casa vostra perché non deve valere a casa degli ucraini? Diteeeeeeeemelo!”. E ancora: “Le armi sono necessarie per cacciare l’invasoooooore. Capitoooooooo?”. Il premier che lo ascoltava era indeciso se chiedere a Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, se fosse possibile nominarlo ministro per i Rapporti con i pacifisti.

 


 

Che mattina. Al Senato avevano tutti sonno. Casini si chiedeva se fossero più pericolosi gli ingenui o chi parla in malafede sull’Ucraina. È la vecchia questione irrisolta: sono più pericolosi i minchioni o i satanassi ? Serve un referendum (raccogliere firme). Il senatore Crucioli, eletto nella file del M5s urla come un ossesso contro Draghi: “Vergogna!”. L’altro, Paragone, eletto pure lui nel M5s, e che ha fondato Italiaexit, ripete pure lui: “Vergogna! Vergogna!”, ma verso il M5s. L’unico che ha capito il senso della giornata è il ministro Roberto Cingolani. Manda mail a raffica con il suo iPad. Alla buvette, i senatori del Pd discutono se mandare aiuti alle truppe di Mariastella Gelmini: “L”indipendenza della Gelmini e di Mara Carfagna è una grande questione geopolitica anche per il centrosinistra”. 
   
Sopra scriptum.
Salvini: “Anche oggi il Santo Padre ha detto che bisogna cercare la pace (in Aula: buhhhhhh) ignorante che qualcuno rumoreggi quando si parla del Santo Padre. Caro presidente le do tre consigli. Per Expo provi a chiedere a Mosca di ritirare la sua candidatura a favore di quella di Odessa. Chieda un cessate il fuoco di 48 ore. Non lo dico perché mi ha chiamato Putin questa notte… No, no. Devo dire grazie a Cingolani, che al contrario di qualcuno non dà del ‘cane’ a chi dovrebbe convincere a negoziare (si riferisce a Di Maio). Grazie, grazie”. I suoi senatori si alzano in piedi proprio come in chiesa. La pace sia con noi. Ite, missa est.

 

 

 

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio