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lo smacco

Il Salvini embargato. Ora anche in Europa la Lega è sempre più isolata

Luca Roberto

Al Parlamento europeo passa la mozione per vietare le ingerenze estere (tra cui russe) sui partiti: citata anche la Lega, che si astiene. Mentre Fratelli d'Italia vota a favore. Il segretario del Carroccio è sempre più solo

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Tornato dalla Polonia per il suo 49esimo compleanno, a Matteo Salvini è toccata in dono un'epifania: e cioè la realizzazione che non solo a livello nazionale, ma anche sul piano europeo la Lega è sempre più isolata. Relegata ai margini. Finita sotto embargo per le sue storiche frequentazioni ritenute imbarazzanti. È quanto si è reso manifesto ieri nell'Aula del Parlamento europeo, dove si votava una risoluzione per mettere al bando le ingerenze straniere sull'Unione europea. E tra gli esempi di condizionamento che venivano annoverati c'era anche il caso della forza politica guidata da Salvini. "Partiti come l’austriaco Freiheitliche Partei Österreichs, il francese Rassemblement National e l’italiano Lega Nord hanno firmato accordi di cooperazione con il partito Russia Unita del presidente russo Vladimir Putin", si poteva leggere nel documento approvato con una larghissima maggioranza: 552 favorevoli, 81 contrari, con l'intero gruppo della Lega che si è astenuto. Ed è andando a spulciare le dichirazioni di voto che si scoperchiava il succo della vicenda: perché se era prevedibile che Forza Italia seguisse le intenzioni del Partito popolare, meno scontato era il sostegno alla risoluzione da parte di Fratelli d'Italia. Con il capogruppo di FdI a Bruxelles Raffaele Fitto che ha motivato così la scelta: "Voteremo a favore della relazione perché il testo contiene parole chiare di condanna per le ingerenze russe". 

E insomma non bastasse la figura barbina rimediata con il sindaco polacco, adesso a Salvini tocca pure far di conto con una collocazione a livello internazionale sempre più pericolante. E mentre i sondaggi descrivono la sua alleata-nemica oramai con il vento in poppa, il calo della Lega lo allontana in maniera irreversibile dalla leadership del centrodestra. Mettiamoci anche l'isolamento europeo e internazionale e si capisce meglio perché a Salvini possa sembrare che a lei va tutto bene mentre a lui tutto male. L'entropica e confusionaria condotta di questi ultimi giorni, in preda alle centinaia di dichiarazioni sulla guerra in Ucraina mentre l'altra centellinava un pensiero qui e una riflessione là, sta a dimostrarlo. 

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