ANSA/CLAUDIO PERI 

L'intervista

"FdI voterà sì alla mozione contro Forza Nuova se riguarda anche gli eversivi di sinistra". Parla Rampelli

Annalisa Chirico

"Grazie a Fn, il Pd ha distratto tutti dalle amministrative: sono i loro migliori alleati". Le parole del vicepresidente della Camera

“Se vogliono sciogliere le organizzazioni eversive, di destra e di sinistra, noi ci siamo. Se è un provvedimento contro una soltanto, ci opporremo”. Fabio Rampelli riassume così la posizione di FdI dopo il gran parlare di ipotetici decreti contro Forza nuova, il movimento responsabile della guerriglia urbana nel pieno centro di Roma. “Il ministro Lamorgese? Platealmente incapace. Le confesso però che stamane, recandomi alla Camera, non ho incontrato manipoli di fascisti”, prosegue Rampelli, uomo di antico lume di FdI e vicepresidente della Camera.

 

Onorevole, qui si parla di sciogliere Fn, un gruppo eversivo e violento.

“La democrazia convince, non scioglie. Dobbiamo tutelare la libertà delle idee e sanzionare chi usa la violenza. Il discrimine è la violenza”.

 

Lei che pensa di Fn?

“Quando si presenta alle elezioni, raccoglie percentuali da prefisso telefonico, è la conferma che la democrazia vince. Fn è l'alleato perfetto del Partito democratico. Per effetto delle azioni violente commesse da questi neofascisti, non si parla più di candidati e programmi per le amministrative ma è montata la paura dell'onda nera, un clima da 1945, che convincerà molti elettori a restare a casa. In questo senso, Fn fa il gioco del Pd, o viceversa”.

 

I fatti di Roma, con  i cortei dei No green pass fuori controllo, l'assalto alla sede della Cgil e all'Umberto I, inducono una riflessione sulla necessità di sciogliere i movimenti neofascisti.

“Non so se il governo si assumerà una tale responsabilità. Io domando: il Pd, che governa quasi ininterrottamente da otto anni, si accorge soltanto adesso dell'esistenza di Fn? Questo movimento si presenta puntualmente alle elezioni, in modo autonomo, proprio per rimarcare la sua distanza dai partiti istituzionali”.

 

Ma se il Parlamento votasse una mozione per chiederne lo scioglimento, voi che fareste?

Soltanto una mozione unitaria, con parole chiare contro ogni totalitarismo e contro tutte le forze eversive che usano la violenza come strumento di lotta politica, avrebbe la nostra approvazione. Le istituzioni repubblicane non possono prendere di mira un soggetto soltanto. Se vogliono sciogliere Fn, noi ci siamo a condizione che sciolgano anche le formazioni eversive di sinistra”.

 

E se il governo intervenisse per decreto? Sarebbe la prima volta in assenza di una sentenza della magistratura.

“Un atto surreale. Davvero si accorgono soltanto adesso, a pochi giorni dal voto, dell'esistenza di Fn? Se si intende procedere allo scioglimento, deve valere anche per le organizzazioni di estrema sinistra che occupano proprietà pubbliche e private, violano la legge e ricorrono alla violenza. Nei loro confronti, invece, si usa spesso l'argomento inverso: lasciamoli fare perché così almeno riusciamo a controllarli. Lei pensi ai centri sociali: la tolleranza, con loro, è una convenzione in vigore da diversi decenni”.

 

Anche il Viminale, con il ministro Lamorgese, è finito nel fuoco delle critiche per una gestione a dir poco incerta.

“Giulio Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Giuliano Castellino, già destinatario di non so quanti daspo, ha potuto fare il suo ingresso trionfale in piazza del Popolo dove manifestavano liberi e pacifici cittadini; qui, indisturbato, ha guadagnato il palco e ha annunciato il piano di assalto alla sede della Cgil. Da quel momento è trascorsa un'ora, eppure le forze dell’ordine hanno consentito il deflusso dei violenti su Corso Italia, non hanno predisposto un blocco con autoblindo e rinforzi. Tutto questo come si può definire? Una sommatoria di coincidenze? Mi domando se una nazione democratica che ha sconfitto il terrorismo rosso, nero e islamico, meriti un ministro così platealmente incapace”.

 

L'inchiesta di Fanpage, con le gravi accuse all'europarlamentare di FdI Carlo Fidanza, non vi aiuta.

Fidanza si è autosospeso dal partito. Capiremo più avanti se le immagini che abbiamo visto rappresentano un atteggiamento goliardico, per quanto inopportuno e inaccettabile, o se invece c'è nostalgismo. Nel secondo caso, Fidanza sarebbe definitivamente fuori. Io sono stato segretario del Fronte della gioventù di Roma e mi sono battuto per l’abolizione dei saluti romani”.

 

Per il vicesegretario del Pd, Giuseppe Provenzano, FdI si colloca “fuori dall'arco democratico e repubblicano”.

“Sono rimasto allibito, mi aspettavo una reazione più dura da parte di Enrico Letta. FdI è il primo partito italiano: se noi siamo fuori dall'arco democratico, qualcuno auspica l'instaurazione di un regime dittatoriale”.

 

Il leader della Lega Matteo Salvini non sarà contento della sua dichiarazione di primazia.

“Sarebbe più dispiaciuto se il Pd  fosse primo. Noi non abbiamo manifestato insofferenza quando la Lega era prima. I numeri sono numeri”.

 

A FdI si rimprovera spesso la carenza di una classe dirigente all'altezza della sfida di governo.

“È una balla assoluta. Abbiamo una scuola di formazione culturale, politica e amministrativa, dove crescono i nostri dirigenti, lì si è formata Giorgia Meloni. Il circuito mediatico si alimenta di leader, i dirigenti esistono ma restano fuori dai contenitori che regalano popolarità”.

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