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Gava (Lega): "Tensioni? No, la nostra anima è una soltanto, quella di Salvini"

Annalisa Chirico

"Teste pensanti sì, ambiguità no. Il pluralismo dentro il Carroccio lo vedono solo i giornalisti", dice il sottosegretario alla Transizione ecologica sul Green pass. Poi la questione energetica: "Non possiamo bloccare l'economia per la retorica ambientalista"

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“Sul Green pass non esistono le ‘anime’ della Lega, l’anima è una soltanto, quella del suo segretario Matteo Salvini. Quasi tutti tra noi sono vaccinati, lo scetticismo leghista non esiste”, il sottosegretario alla Transizione ecologica Vannia Gava non ci sta a passare per NiVax. Del suo leader dice: “Matteo non ha difetti, il suo pregio maggiore è che ascolta tutti”; poi, al termine di una conferenza stampa con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (“Con il Pnrr investiremo nell’efficientamento energetico degli alberghi. Lo sa che un hotel paga in media 60mila euro di bollette per l’energia elettrica?”), Vannia Gava, 47enne friulana di Sacile, comune di cui è stata vicensindaco, tesserata Lega da quando aveva 18 anni, si intrattiene con il Foglio: “La pluralità di anime dentro la Lega la vedono soltanto i giornalisti. Ci sono teste pensanti, c’è una discussione che è il bello del partito, ma la linea è una soltanto, non esiste ambiguità. Gran parte di noi è serenamente vaccinato e dotato di Green pass”.

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“Sul Green pass non esistono le ‘anime’ della Lega, l’anima è una soltanto, quella del suo segretario Matteo Salvini. Quasi tutti tra noi sono vaccinati, lo scetticismo leghista non esiste”, il sottosegretario alla Transizione ecologica Vannia Gava non ci sta a passare per NiVax. Del suo leader dice: “Matteo non ha difetti, il suo pregio maggiore è che ascolta tutti”; poi, al termine di una conferenza stampa con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (“Con il Pnrr investiremo nell’efficientamento energetico degli alberghi. Lo sa che un hotel paga in media 60mila euro di bollette per l’energia elettrica?”), Vannia Gava, 47enne friulana di Sacile, comune di cui è stata vicensindaco, tesserata Lega da quando aveva 18 anni, si intrattiene con il Foglio: “La pluralità di anime dentro la Lega la vedono soltanto i giornalisti. Ci sono teste pensanti, c’è una discussione che è il bello del partito, ma la linea è una soltanto, non esiste ambiguità. Gran parte di noi è serenamente vaccinato e dotato di Green pass”.

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D’accordo, onorevole Gava, però alcuni parlamentari leghisti hanno manifestato in piazza con i NoVax, per non parlare del balletto sugli emendamenti… “La linea del partito non è ondivaga, l’ha espressa a chiare lettere il segretario Matteo Salvini”. D’accordo di nuovo, onorevole, ma non è un po’ bizzarro ritirare gli emendamenti e poi votarne alcuni di Fdi? “La Lega sostiene convintamente il governo Draghi, infatti il premier era informato e la linea è stata condivisa. Abbiamo garantito l’appoggio all’esecutivo e ritirato gli emendamenti, poi in Parlamento si è aperto un confronto ed è giusto, anzi sacrosanto, che i partiti si esprimano liberamente in Aula”. E i leghisti che scendono in piazza con i NoVax? “Io non ci sono andata, ho il Green pass e vivo serena. I singoli sono i singoli, la linea del partito è quella espressa dal segretario che, in seguito al confronto con i governatori, ha presentato cinque proposte di buon senso volte a rafforzare la campagna di informazione, a garantire la gratuità dei tamponi e a consentire che si possa ottenere il Green pass anche dopo aver effettuato un tampone salivare molecolare. Dobbiamo puntare alla sensibilizzazione, dobbiamo spiegare perché è vantaggioso vaccinarsi, senza costrizioni né obblighi”.

Salvini ha solidarizzato con il ministro Roberto Cingolani destinatario di minacce di morte per l’affondo contro l’“ambientalismo radical chic” e l’apertura al nucleare di nuova generazione. “Non possiamo bloccare l’economia nazionale in un’ottica esclusivamente ambientalista. Al ministro ho espresso immediatamente la mia vicinanza perché io sono per la libertà di parola, sempre, ed è assurdo che uno sia aggredito verbalmente, sui social, per il sol fatto di aver parlato. Il nucleare di nuova generazione, sperimentato in paesi civilissimi come la Francia, è interessante e va approfondito perché potrebbe darci energia pulita, senza scorie, senza uranio arricchito, potrebbe essere una fonte preziosa per decarbonizzare le nostre economie. Non possiamo rimanere indietro né fermare la ricerca. Io suggerisco di valutare i pro e i contro, senza chiusure ideologiche. Oggigiorno, considerate le ingenti risorse che arriveranno con il Pnrr, la sfida è rilanciare gli investimenti in un’ottica sostenibile. Non possiamo avere paura della tecnologia, anche perché, se cedessimo alla paura, non dovremmo più intervenire sull’ambiente per non danneggiarne la biodiversità. Ma così faremmo anche il male dell’ambiente”.

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Spieghi meglio. “Se trascuro la pulizia dei fiumi, per esempio, la prima alluvione provocherà un disastro. L’ambiente attorno a noi ha continuamente bisogno dell’intervento umano”. Lei ha anche la delega all’agricoltura sostenibile. “Abbiamo inserito nel Pnrr una misura che, grazie ai parchi ‘agrivoltaici’, consentirà di utilizzare i tetti dei capannoni agricoli per installare pannelli fotovoltaici riqualificando le stesse aziende. Noi intendiamo coniugare il sostegno all’agricoltura e al made in Italy con l’obiettivo di sostenibilità che ci richiede di installare 70 gigawatt di energia rinnovabile nei prossimi nove anni. I terreni destinati alle colture non saranno toccati”. E sui rifiuti? “Esiste un’Italia a due velocità, anche con riguardo alla raccolta differenziata. Noi puntiamo all’autosufficienza impiantistica regionale: ogni regione deve gestire i propri rifiuti in casa, non è accettabile che ogni anno 1,2 milioni di tonnellate viaggino su gomma da una regione all’altra”.
 

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