Scontro a sinistra sul rifinanziamento della guardia costiera libica

La maggioranza tiene sul voto al contestato decreto missioni che, tra le altre cose, rifinanzia Tripoli per il contrasto all'immigrazione irregolare. Ma il Pd si spacca

Roberta Benvenuto

La maggioranza tiene sul voto al contestato decreto missioni che, tra le altre cose, rifinanzia la guardia costiera libica per il contrasto all'immigrazione irregolare. In fin dei conti si decide di rinviare tutto all'anno prossimo. La Camera ha infatti approvato la risoluzione di maggioranza che impegna il governo a "verificare la possibilità che dalla prossima programmazione vi siano le condizioni per superare" la cooperazione con i libici, trasferendola alla missione Ue Irini. E' stata invece bocciata la risoluzione presentata da alcuni deputati di Pd, ex M5s, Leu e +Europa che ne chiedeva la chiusura definitiva fin da subito.

 

Alcuni deputati si sono smarcati dalla linea del governo - appoggiato al voto anche da FdI - e hanno comunque detto no. "E' il segnale che abbiamo un problema", per Matteo Orfini, che guida l'ala sinistra del Partito democratico. 

 

L'emendamento del Pd

“Con riferimento alla missione bilaterale di assistenza alla guardia costiera della Marina militare libica ed alla General administration for coastal security – si legge in un emendamento del Pd approvato ieri sera nelle commissioni Esteri e Difesa – si propone di autorizzarla, impegnando il governo ad una verifica per superare, nella prossima programmazione, la suddetta missione, proponendo di trasferire le funzioni della stessa alla missione bilaterale Miasit Libia e alla missione Irini”. Un emendamento che, secondo Orfini "non cambia assolutamente nulla. Bene l'impegno ma il risultato è irricevibile. E raccontarlo come una vittoria - lo sa anche il segretario Enrico Letta - è uno sforzo molto fantasioso. In realtà viene confermata la missione di addestramento dicendo che, dall'anno prossimo, andrà fatta gestire all'Europa e non all'Italia".  

 

"Purtroppo anche quest'anno il Parlamento italiano ha deciso di rifinanziare le milizie armate libiche che gestiscono i lager" per migranti nel paese africano, attacca la dem Giuditta Pini. "Il Pd con un ordine del giorno in Assemblea aveva fatto propria la richiesta del Consiglio d'Europa che aveva chiesto di interrompere immediatamente la collaborazione. Mi spiace dirlo ma non si capisce quale sarebbe il miglioramento: l'emendamento del Pd sembra voler dire che il problema non sono i guardiacoste libici ma il nostro tipo di addestramento, cosa che ovviamente non è".

  

Un emendamento che serve solo "a fare quelli de' sinistra, che ce piace", è la stoccata del senatore del Misto Gregorio De Falco. Ed Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana cita il Gattopardo: "Si cambia tutto per non cambiare niente".

 

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