PUBBLICITÁ

la pagliacciata

La truffa leghista sulla giustizia

Giuliano Ferrara

I referendum? Il banchetto di Salvini e Bernardini è un inganno in atto pubblico

PUBBLICITÁ

Passeremo l’estate con i banchetti referendari di Salvini e Bernardini per la riforma della giustizia. Sarà una stagione in calando rispetto al confronto congressuale tra Almirante e Pannella (febbraio 1982). Questo fu l’esplosione di una verità, oltre che il tentativo di rompere il consociativismo, attraverso il trasversalismo democratico spericolato del leader radicale, libertà avanti a tutto, nessuno escluso, e il fascismo ribadito dal capo missino escluso dall’arco costituzionale che per i Radicali di allora era un regime (tradizione, famiglia, movimento, patria-nazione: tutto come da manifesto della destra europea). Pannella: “C’è più fascismo nella Dc che in voi”. Almirante: ”No, il fascismo è qui!”. Dialettica di vera menzogna e bugiarda verità, come nelle migliori commedie politiche. 

 

Il banchetto di Salvini e Bernardini è invece una truffa in atto pubblico. Primo perché i referendum saranno abrogati per legge Cartabia e altre misure, il tutto approvato disciplinatamente dal draghiano Salvini che si dirà avanguardia popolare del Parlamento, almeno per chi ci crede e con scorno dei compagni di merende di nuovo banchetto. Secondo perché è complicato stare con i detenuti come cittadini titolari di diritti in carcere e chi li mena con furia atroce (quest’ultima, salvo mascheramenti dell’ultima ora, è la posizione storica dell’ex Truce, felpa penitenziaria compresa e foto a petto in fuori all’accoglienza del nuovo detenuto Battisti, a fianco del fu ministro Dj Fofò).

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ

Arrivassero in porto, ciascuno sceglierà in coscienza: c’è del loffio, del mediocre, dell’ovvio e del buonino nei quesiti abrogazionisti destinati a essere abrogati prima del voto. Ma la campagna in corso, quella no, quella la si può e deve giudicare politicamente da subito. Politicamente, non moralmente, Dio ne guardi. Per singoli obiettivi di civiltà, specie giuridica, ti allei anche con il Diavolo, e il capo leghista è in classifica largamente sotto Lucifero che i suoi pieni poteri in terra li ha sempre esercitati senza bisogno di chiederli per non ottenerli. Sei per gli Stati Uniti d’Europa e lui è con Orbán, con Vox e quasi quasi con AfD? Pazienza. Sei per la Repubblica laica e lui affetta tradizionalismo madonnaro senza crederci, una specie di religione incivile? Pazienza. Vieni da grandi battaglie di liberalizzazione sociale, della vita pubblica e privata, mentre il tuo compagnuccio mescola appetiti vagamente nordisti e assistenzialismo di stato come programma minimo? Pazienza. 

 

C’è però una questione di stile che dovrebbe preoccupare Bernardini e i pannelliani superstiti della diaspora postuma. Pannella faceva incursioni, e brillanti, loro si sono fatti invadere ed espugnare senza un bi e senza un ba. Pannella usava Almirante, che non era nemmeno un tipo facile da usare, contro quella che chiamava la partitocrazia; Bernardini si è fatta invadere ed espugnare in un fiat da un energumeno, e parliamo dell’ex ministro dell’Interno del governo grillo-leghista non dell’importante e riverito capoccione detto il Trasfigurato della maggioranza Draghi, che ha scoperto la giustizia ingiusta con una trentina d’anni di ritardo almeno, e solo quando qualche pm ha avanzato il sospetto che bloccare via circolare ministeriale il diritto del mare e la vita delle persone non è un’attività perfettamente legale. Vedremo come va a finire questa ennesima pagliacciata truffalda, che serve a preparare la strada al ritorno in carica dell’ex ministro spara e uccidi, e intanto auguri garantisti a tutti.

PUBBLICITÁ