Dal Nazareno
Il Pd riparte da Conte (e da Renzi). Maggioranza Ursula? C'è chi dice sì
I dem scommettono sulla pace tra i duellanti. Sicuri che il leader di Iv non dirà di no a Matterella per il Terconte
Il Pd riapre ufficialmente le porte a Matteo Renzi, senza “veti” — dice Nicola Zingaretti nella sua relazione approvata oggi dalla direzione nazionale, alla presenza virtuale (su Zoom) di tutti i ministri e persino i sottosegretari — ma solo se da Italia viva arriveranno segnali di affidabilità. Senza “preconcetti”, insomma, purché anche dall’altra parte non ve ne siano. Il rapporto con Italia viva “non ha nulla a che vedere con il risentimento per il passato, ma riguarda legittimi dubbi sull’affidabilità per il futuro”. Il segretario del Pd ha ribadito nella sua relazione che non è stato il suo partito ad aver provocato la crisi. Con Renzi anzi c’è sempre stato un dialogo aperto, ha detto Zingaretti.
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- David Allegranti @davidallegranti
David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.