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Responsabili misti

La SanPa dei responsabili è guidata da Tabacci (e consigliata da Bersani)

Carmelo Caruso

Indagine sulla più grande comunità di dimenticati del parlamento. Le telefonate, i consigli, le promesse che potrebbe fare Giuseppe Conte

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Roma. Chi li ha mai fatti sentire importanti come Bruno Tabacci? Chi li ha mai guardati come li ha guardati lui? “Erano considerati degli stracci. Non avevano un amico. Non sapevano con chi parlare. Per molti di loro sono stato un padre, un confidente. Li ho aiutati a farsi una vita parlamentare. Nessuno va lasciato indietro”. Avete capito come nascono le comunità di destino? Ci sono i reietti, gli incompresi, gli eretici, i fragili, i soli al mondo, gli orfani. Perché Giuseppe Conte non dovrebbe raccoglierli e offrire a loro un letto di governo? Perché non dovrebbe presentarsi in Aula e dire: “Io vi salverò?”.

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Roma. Chi li ha mai fatti sentire importanti come Bruno Tabacci? Chi li ha mai guardati come li ha guardati lui? “Erano considerati degli stracci. Non avevano un amico. Non sapevano con chi parlare. Per molti di loro sono stato un padre, un confidente. Li ho aiutati a farsi una vita parlamentare. Nessuno va lasciato indietro”. Avete capito come nascono le comunità di destino? Ci sono i reietti, gli incompresi, gli eretici, i fragili, i soli al mondo, gli orfani. Perché Giuseppe Conte non dovrebbe raccoglierli e offrire a loro un letto di governo? Perché non dovrebbe presentarsi in Aula e dire: “Io vi salverò?”.

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Se vi è piaciuta la serie tv “SanPa”, guardate con altri occhi questo popolo inseguito chiamato “responsabili”, questa schiuma della terra che potrebbe soccorrere un esecutivo e che per la prima volta ottenere lo ius soli, intraprendere un percorso di recupero. Perché devono sempre essere chiamati Misto come il fritto?

 

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Maltrattati dai leader (Testimonianza uno: “Luigi Di Maio non sapeva neppure come mi chiamavo. Ho sofferto in silenzio”) dimenticati dai giornalisti che non hanno mai conservato il loro numero in rubrica (Testimonianza due: “Un giornalista mi intervistò ma il direttore gli disse che non valevo nulla. Da allora ho un blocco”).

 

C’è un omino paziente e magro, dalle mani bianche e dalle giacche di flanella, che sta insegnando come si deposita un simbolo, come si costituisce e si diventa gruppo alla Camera e al Senato. E’ “il Tabacci”. Cammina sempre con una borsa di pelle di colore amaranto, ha un sorriso per chiunque, una libreria di libri letti, è un capitolo nella storia della Democrazia Cristiana.

 

Come si può dire che i responsabili non avrebbero dignità con uno come lui? “Ho iniziato a fare politica nel mio piccolo paese, a Quistello. Sono andato a scuola con grandi leader”. Si racconta che tenga i contatti con il premier attraverso il suo capo di gabinetto, Alessandro Goracci, che il 27 dicembre si sia visto con Luigi Di Maio e che a Conte abbia consigliato: “Presentati in Aula, esponi il tuo programma politico e vedrai che i responsabili li troverai”.

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E se invece li avesse già trovati? Pier Luigi Bersani, un uomo che Renzi ha fatto molto soffrire, dice che il primo a servirsi dei responsabili è stato proprio Renzi: “Si è dimenticato di Ala. Iv non è nata da una scissione? I responsabili hanno dignità come tutti. Si devono dare una sigla”. E’ quello che pensa Tabacci: “E se lo chiamassimo Italia verde?”.

 

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Lo sanno ormai tutti che si guarda ai senatori renziani. Italia Viva sta franando. Riccardo Nencini che ieri si è dichiarato costruttore avrebbe confidato a un amico del Pd: “Non mi serve uscire da Italia viva mi basta votare in dissenso da Italia Viva”. Secondo Tabacci potrebbe essere il Tabacci del Senato perché è un socialista di esperienza.


Si dice che a Conte basterebbero 158 voti a Palazzo Madama. Si ragiona sui senatori a vita. Girano voci di conversazioni registrate per dimostrare che sì “sono stato cercato”. C’è già chi offre il proprio simbolo. Il senatore Saverio De Bonis è pronto a mettere a disposizione quello del Maie. Renzi sapeva cosa avrebbe scatenato?

 

Giuseppe Cucca che è un senatore sardo di Iv, un uomo perbene, racconta che ogni giorno sta sulla ruota dei responsabili ma garantisce che il suo nome non uscirà. Queste sono le ultime estrazioni, i possibili costruttori, sulla ruota del Senato: De Bonis, Vono, Comincini, Conzatti, Sbrollini (juventina) Carbone. Sono tutti renziani. Ci sarebbe il caso “Minuto”, Anna Maria Carmela, senatrice di Forza Italia. La sua elezione balla. E’ a rischio.

 

Ugo Sposetti, che in questo momento è interessato a celebrare il centenario del Pci, incontrato per strada, invita Renzi a non sottovalutare la furia di Mastella, la disciplina di Tabacci, l’origine di Nencini. Dicono che tra i saggi di Conte si sia aggiunto anche Bersani. Sono i vecchi bastoni del Parlamento. Non usano le catene di Muccioli ma canizie e barbe bianche: “E’ davvero come  “SanPa”. Con noi  non saranno più soli”.
 

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