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"Se vuoi mandare a casa Renzi, clicca qui". L'uscita di Giuseppe Conte sui social

La storia è stata postata, e poi rimossa, sui profili ufficiali del presidente del Consiglio. Ma Palazzo Chigi: "Storia mai condivisa da Conte, non si esclude hackeraggio"

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E' rimasta visibile solo per qualche minuto. Il tempo di accorgersi dell'errore commesso, o dell'inopportunità dell'iniziativa, vista la delicatezza delle trattative in corso. Sta di fatto che, intorno all'ora di pranzo, sui profili social ufficiali di Giuseppe Conte è stata pubblicata una storia che era un chiaro messaggio di scherno al leader di Italia viva. "Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo".

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E' rimasta visibile solo per qualche minuto. Il tempo di accorgersi dell'errore commesso, o dell'inopportunità dell'iniziativa, vista la delicatezza delle trattative in corso. Sta di fatto che, intorno all'ora di pranzo, sui profili social ufficiali di Giuseppe Conte è stata pubblicata una storia che era un chiaro messaggio di scherno al leader di Italia viva. "Se vuoi mandare Renzi a casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo".

A corredo, una foto istituzionale di Giuseppe Conte, sorridente, e un primo piano in una posa facciale non proprio felice. Un accostamento poco giudizioso, evidentemente, in una giornata in cui le negoziazioni sono febbrili e convulse. Il contenuto è stato poi eliminato, nella speranza che non avveleni ancor più un clima già assai intossicato, sotto il cielo della politica. Come ha spiegato in una nota Dario Adamo, Responsabile editoriale web e social media del Presidente del Consiglio, si tratterebbe di una storia "che non è mai stata autorizzata né da Conte né dal sottoscritto e che pertanto è stata immediatamente rimossa. Si tratta infatti di contenuti da cui il Presidente del Consiglio ed il suo staff comunicazione si dissociano totalmente, poiché in contrasto con il modo di pensare e di intendere  la politica da parte del Presidente Conte". "Stiamo facendo tutte le verifiche interne per accertare come sia potuta avvenire la pubblicazione di un simile contenuto – ha aggiunto Adamo –. Non si esclude, al momento, l’ipotesi di un tentativo di hackeraggio da parte di qualcuno che in un momento così delicato come questo potrebbe aver agito intenzionalmente per danneggiare l’immagine del Presidente”.

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