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La caccia

I responsabili sono pronti a uscire allo scoperto (e stanno pure in Italia Viva)

Carmelo Caruso

Si sta formando una riserva in soccorso di Giuseppe Conte per subito o per dopo. E ci sono anche renziani. Mastella: "Io sono l'aiuto regista del premier. Matteo non doveva trattare così la mia Sandra"

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Roma. E’ riuscito a infondere coraggio a chi non credeva di possederlo e non pensava di mostrarlo. Ha contribuito a fare nascere qualcosa di ancora indefinito che non c’era e che da domani potrebbe soccorrere Giuseppe Conte. I responsabili esistono, sono quasi usciti allo scoperto e la notizia è che erano più vicini a Matteo Renzi di quanto Conte era vicino agli stessi responsabili.

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Roma. E’ riuscito a infondere coraggio a chi non credeva di possederlo e non pensava di mostrarlo. Ha contribuito a fare nascere qualcosa di ancora indefinito che non c’era e che da domani potrebbe soccorrere Giuseppe Conte. I responsabili esistono, sono quasi usciti allo scoperto e la notizia è che erano più vicini a Matteo Renzi di quanto Conte era vicino agli stessi responsabili.

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Al Senato, nel salone Garibaldi, l’indiziato di presunta responsabilità è addirittura Riccardo Nencini, l’uomo che ha permesso a Renzi di costituire il gruppo, il socialista che ha prestato il garofano e che non avrebbe nessuna intenzione di recidere questa legislatura. Diventa immediatamente il più cercato. Alla buvette schiaccia l’occhio. La senatrice Donatella Conzatti, pure lei di Iv, è un’altra entusiasta “del nuovo patto di legislatura proposto da Conte”. Eugenio Comincini, Gelsomina Vono perché dovrebbero rinunciare a stare in maggioranza? E Annamaria Parente, altra senatrice “viva”, perché dovrebbe lasciare la presidenza della commissione Igiene e sanità ottenuta a luglio? Perché deve finire così?

 

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Mentre tutti i giornalisti li cercavano a destra (si è parlato di giovani deputati di Forza Italia: “Smentiamo categoricamente”) i costruttori si agitavano a sinistra ma nessuno poteva davvero immaginare dentro Italia viva. Per la prima volta, Renzi, in conferenza, ha dovuto riconoscere di non avere il controllo dei suoi, parola che non gli piace: “Hanno cercato i responsabili? Sì. Secondo me non li hanno trovati. Non è detto che non li trovino domani”.


A sentire Gaetano Quagliariello, senatore di Cambiamo, è sempre una questione di ginnastica: “I parlamentari di Iv non devono compiere neppure un salto. Se appoggiano Conte rimangono dove sono. Questa crisi è una pazzia ma io non aiuto il premier”. Lorenzo Cesa, senatore Udc, che di mattina garantiva un’intervista, di pomeriggio si scusava ma preferiva non rilasciare interviste. Era in riunione. Paola Binetti rimane diciamo “irresponsabile”, ma conferma il lavoro per edificare la nuova “casa Conte”. C’è un’umanità di anime perdute che ha trovato a Benevento il suo capitano nella tempesta, il vecchio zio che la sa lunga. E’ l’inesauribile Clemente Mastella che comunque vada ha già vinto: “Se si ricompone è merito dei responsabili. La nostra minaccia ha fatto avvicinare Conte e Renzi come al km 101 si avvicinarono israeliani e palestinesi. Se si rompe in maniera definitiva, allora sì, che scatta l’operazione. Io sono un aiuto regista”.

 

Solo ieri lo hanno chiamato almeno dieci senatori. Dieci responsabili? “Dieci costruttori o dieci spaventapasseri, dieci uomini e donne di ragione. Chi è stato il primo responsabile di questo governo? Renzi. Ora attacca me. Ma la smetta”. La moglie Sandra Lonardo, che ama Clemente da quarantacinque anni, è così seria e angosciata che ieri si è occupata delle casse dei comuni italiani. Ha presentato un’interrogazione. “Ma lo sapete che fra un paio di settimane i municipi non avranno denaro per pagare i servizi?”. Ci voleva questa crisi per farci capire come riescono a completarsi. Mentre Clemente risponde al telefono, Sandra, al Senato, prova a nascondersi. Siete i responsabili innamorati? Replica la signora Mastella: “Io sul serio non riesco a fare ironia. Non riusciamo a fare partire la vaccinazione, non riusciamo ad aprire scuole. Ma come fate a divertirvi?”.

 

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E’ vero che “questa è solo politica”, ma forse Renzi dovrebbe riflettere. Ha dichiarato: “Sta per nascere il governo Mastella-Conte”. E poi: “Si sono affidati a Lady Mastella”. Non lo sa che Mastella può cambiare partiti, opinione, ma non può sopportare chi parla con questo disprezzo della sua Sandra? Dice lui: “Ho cacciato un assessore. Aveva fatto una battuta razzista nei confronti di Renzi. Noi Mastella oltre a essere responsabili, siamo pure diversi. Lui sarà pure amico di Joe Biden ma si sta comportando come Donald Trump”. E Sandra: “In questa occasione Conte è l’agnello e Renzi il lupo”. Ieri, mentre tutti ascoltavano Renzi parlare, c’è stata un’epifania rivelatrice. Al Senato è arrivato Domenico Scilipoti, il teologo del concetto di responsabilità: “Lo dice pure il Papa. E’ l’ora. Si apriranno le acque e i responsabili appariranno”. Dalla lettera del profeta Scilipoti ai fiorentini.

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