PUBBLICITÁ

L'intervista

Teresa Bellanova: "Attenti! Se il Mes non passa non c'è più maggioranza"

Carmelo Caruso

Il voto sulla riforma del Mes come decisivo. "Conte è capace di esercitare la leadership e tenere buoni i 5s? Il 9 dicembre si può cadere". Parla Teresa Bellanova, ministra dell'Agricoltura, capo delegazione di Iv

PUBBLICITÁ

Roma. Il 9 dicembre sarà l’ultimo giorno di questo governo? “Il 9 dicembre non si vota solo sulla riforma del Mes. Si voterà sull’affidabilità dell’Italia. Capiremo chi siamo e cosa vogliamo essere. Sceglieremo se sederci dalla parte dei paesi fondatori o accanto a un nazionalista come  Orbán. Rispondo dunque alla domanda che non voglio evadere. Il 9 dicembre si comprenderà se chi ha leadership è anche capace di esercitarla”. Gli argomenti: Giuseppe Conte, il senso di responsabilità, la scuola, il Mes. Il rimpasto. “Non ci interessano i posti ma come mettere a posto il paese”.  La ministra dell’Agricoltura, capo delegazione di Italia viva, Teresa Bellanova, parla con Il Foglio.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Roma. Il 9 dicembre sarà l’ultimo giorno di questo governo? “Il 9 dicembre non si vota solo sulla riforma del Mes. Si voterà sull’affidabilità dell’Italia. Capiremo chi siamo e cosa vogliamo essere. Sceglieremo se sederci dalla parte dei paesi fondatori o accanto a un nazionalista come  Orbán. Rispondo dunque alla domanda che non voglio evadere. Il 9 dicembre si comprenderà se chi ha leadership è anche capace di esercitarla”. Gli argomenti: Giuseppe Conte, il senso di responsabilità, la scuola, il Mes. Il rimpasto. “Non ci interessano i posti ma come mettere a posto il paese”.  La ministra dell’Agricoltura, capo delegazione di Italia viva, Teresa Bellanova, parla con Il Foglio.

PUBBLICITÁ

 

La prossima settimana il governo dell’emergenza può  inciampare su una riforma di “buon senso, migliorativa. Un grande lavoro fatto e che andrebbe perduto. Sarebbe inaccettabile”. Se dovesse venire a mancare la maggioranza, se quel giorno l’esecutivo dovesse andare sotto, Conte sarà costretto a salire al Colle. “Siamo una Repubblica parlamentare che non è fondata sui dpcm. Quel voto servirà a misurare la solidità dell’esecutivo. Se esiste una maggioranza lo scopriremo. Bisognerà assumersi le responsabilità”. Si sta drammatizzando una riforma che non impegna e che per la capo delegazione di Iv si riduce alla fine in un “diritto di veto” che l’Italia eserciterebbe a scapito di altri.

 

PUBBLICITÁ

Spiega Teresa Bellanova: “Votando no, non si permetterà ad altri paesi di accedere al fondo. Cosa c’è di più alto e nobile di questo voto che riguarda la politica estera? Siamo di fronte a un passaggio delicato e importante. Il nostro rifiuto paralizzerebbe l’Unione. Non è questa l’Italia che ho in mente”. Italia Viva non solo voterà a favore ma promette che combatterà ancora per ottenere le risorse. La ministra dell’Agricoltura ha infatti l’orticaria. “Sono i soliti sintomi. Si diffonde quando sento che accettare il Mes comporterebbe un risparmio di soli 300 milioni di euro risparmiati. Io non tollero la parola “solo”. Non posso più sopportare di vedere una Sanità devastata, le file di ambulanze, le strutture sanitarie scalcinate. Io so cosa fare con 300 milioni”.

 

Vuole fare la spesa? “Sono brava. Assegnerei borse di specializzazione, assumerei infermieri. Ma di cosa parliamo? Non nascondiamoci. In questo momento non siamo capaci di garantire una Sanità completa. Non c’è solo il Covid. Ci sono malati che non hanno accesso alle cure. Una nazione che non riesce a curarsi è una nazione vulnerabile. C’è una parola che è scomparsa. La pronuncio allora io. E’ la parola serenità. C’è una nazione che non è serena. Ecco a cosa serve quel denaro. A restituire serenità”. E’ vero che Sergio Mattarella potrebbe sciogliere le Camere? “Non commento le indiscrezioni. Abbiamo la fortuna di avere un presidente dal fortissimo equilibrio istituzionale”. Ciò non significa che non potrebbe  decidere di mandare il paese a elezioni anticipate. Risponde: “Il presidente chiede chiarezza e una visione condivisa. Indica l’insidia. Votare “no” ci espone a una grande debolezza internazionale e certificherebbe la dissoluzione politica”.

 

Raccontano che Iv sia il partito rompiscatole, il partito “così non va”. E’ lei la ministra “non ci sto”? “E se fosse invece il mio partito alla fine il più leale e lungimirante? In estate siamo stati i primi ad avvisare sulla necessità di non rendere elastici i divieti. Ci siamo opposti alle aperture delle discoteche. Ci dicono: create problemi. Ma è lesa maestà dire che è un errore non permettere in queste festività lo spostamento per chi abita in provincia?”. Cosa volete dunque da Conte? “Occhiali nuovi. La bontà delle proposte non dipende dal peso di governo. Non può esistere una maggioranza della maggioranza. La risposta non possono ancora essere ristori e cassa integrazione. Ci sarà un momento, e accadrà prestissimo, in cui questo paese si sveglierà e ricomincerà. Mi interessa disegnare il mondo nuovo e non replicare gli errori e le inefficienze di quello vecchio”. La scuola rimarrà ancora ferma fino al 7 gennaio e riaprirà ma al 75 per cento. “E non mi basta. Il problema sono i trasporti. Ebbene, coinvolgiamo privati. Non voglio vedere riaprire le scuole per poi chiuderle dopo una settimana”. Se in qualche modo riuscirete a superare il voto del 9 dicembre, Iv chiederà il ministero dei Trasporti? “Li tranquillizzo e li spavento. Chiediamo molto di più. Idee chiare e proposte condivise. E’ quello che chiamiamo programma quando parliamo di nuovo programma”.  

PUBBLICITÁ

 

PUBBLICITÁ
Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ