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Per Renzi il dpcm va cambiato. Ma Zingaretti difende Conte

Redazione

Riaprire cinema, teatri e ristoranti a cena: questa la linea di Italia Viva. Ma il segretario dem non manda giù la polemica: "Sedere ai tavoli del governo e organizzare le opposizioni è eticamente intollerabile"

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Ristoranti aperti fino alle 22, ripensare alla chiusura dei luoghi della cultura e alla possibilità di svolgere attività sportive. Per Italia Viva l'ultimo dpcm presentato ieri dal premier Conte va cambiato e a spiegare come e perché è Matteo Renzi nella sua enews. "In Parlamento, chiederemo che il presidente Conte valuti di seguire la stessa strada intrapresa dal presidente dell'Alto Adige, che ha firmato un'ordinanza che prevede che i ristoranti siano aperti fino alle 22", ha scritto Renzi.

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Ristoranti aperti fino alle 22, ripensare alla chiusura dei luoghi della cultura e alla possibilità di svolgere attività sportive. Per Italia Viva l'ultimo dpcm presentato ieri dal premier Conte va cambiato e a spiegare come e perché è Matteo Renzi nella sua enews. "In Parlamento, chiederemo che il presidente Conte valuti di seguire la stessa strada intrapresa dal presidente dell'Alto Adige, che ha firmato un'ordinanza che prevede che i ristoranti siano aperti fino alle 22", ha scritto Renzi.

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Il malcontento intorno alle ultime misure introdotte, su cui tutta l'opposizione fa fronte comune, si palesa così anche all'interno della stessa maggioranza, sollevando la reazione del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Dalla direzione nazionale del partito, in corso in queste ore, il segretario dem fa sapere che sì, "prevale un grande senso di responsabilità" in questo "tornante drammatico della storia d'Italia", ma anche che ci sono "iniziative politiche incomprensibili". "Penso non siano mai stati seri quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo e la mattina organizzano le opposizioni alle decisioni prese", ha detto nel suo intervento. "Stare con i piedi in due staffe è sempre stato sbagliato – ha aggiunto – ma in questo momento storico, in cui è in gioco la vita delle persone con le terapie intensive piene, è eticamente intollerabile". Un giudizio, questo, che non aiuta a distendere le tensioni di queste ore e che Zingaretti si lascia scappare a stretto giro dalla presa di posizione di Renzi. 

 

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L'ex premier, nella sua newsletter ha ribadito la posizione rappresentata al tavolo di governo dal ministro di Italia Viva, Teresa Bellanova, che a più riprese aveva evidenziato le “pesantissime ricadute” che avrà la chiusura dei ristoranti sulla filiera agroalimentare, a cui è legata per un valore di circa il 40 per cento. "La chiusura dei ristoranti alle 18 è tecnicamente inspiegabile – ha scritto Renzi – sembra un provvedimento preso senza alcuna base scientifica. A cena il Covid fa più male che a pranzo?

 

Il leader di Italia Viva non ha risparmiato critiche neppure sulla stretta che riguarda cinema, teatri e attività sportive: "Va bene rinunciare a molte libertà per il virus. Ma chiudere i luoghi di cultura e di sport è, invece, un errore: è più facile contagiarsi sulla metropolitana che a teatro". Sugli spazi culturali, Renzi ha direttamente chiamato in causa il ministro Dario Franceschini (che nelle stesse ore ha spiegato la sua posizione in un video su Facebook). "Mi ha colpito che proprio il Ministro della Cultura abbia giustificato la chiusura – si legge nella newsletter – dicendo che dobbiamo salvare vite umane. Io dico che certo, è vero, vogliamo salvare vite umane. Ma basta essere andati al cinema o al teatro, in queste settimane, per capire che non sono posti dove si rischia di morire, ma dove - anzi - si impara a vivere meglio". 

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