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Passeggiate Romane

Sul Mes c’è un guaio da risolvere tra Zinga e Gualtieri

Il Pd riunito al Nazareno fa il punto su aiuti europei, progetti del Recovery e prossimi ballottaggi. Ma sul fondo salva stati il ministro dell'Economia fa il tiepido. Sullo sfondo, i nomi per il Quirinale 

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“Dare un’anima al Recovery fund”: è questo il principale obiettivo stabilito oggi nella riunione convocata da Nicola Zingaretti con i ministri, i capigruppo, il presidente della Conferenza stato regioni Stefano Bonaccini, il sindaco di Bari Antonio De Caro per l’Anci e Michele de Pascale per l’Unione delle province. Al Nazareno sono convinti che con le decine e decine di miliardi che arriveranno dall’Europa si potrà ridisegnare l’Italia del futuro. Per questo il Pd dovrà dare le sue indicazioni, senza perdersi nei mille rivoli di progetti a pioggia che rischiano di non dare un’impronta chiara al partito guidato da Nicola Zingaretti. E’ stata questa la principale raccomandazione che ha fatto ai ministri il segretario. La scuola sarà fra le priorità che il Pd indicherà nei progetti del Recovery. A fine ottobre, poi, Zingaretti ha anche convocato gli Stati generali sulla Scuola, un grande appuntamento dove parleranno e si confronteranno, oltre ai dirigenti del partito, anche professori, studenti, presidi, famiglie. D’altronde i flussi elettorali analizzati dal Nazareno dimostrano che dopo il periodo buio della “Buona Scuola” di renziana memoria, molti elettori provenienti dal mondo dell’istruzione siano ritornati al Pd.

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“Dare un’anima al Recovery fund”: è questo il principale obiettivo stabilito oggi nella riunione convocata da Nicola Zingaretti con i ministri, i capigruppo, il presidente della Conferenza stato regioni Stefano Bonaccini, il sindaco di Bari Antonio De Caro per l’Anci e Michele de Pascale per l’Unione delle province. Al Nazareno sono convinti che con le decine e decine di miliardi che arriveranno dall’Europa si potrà ridisegnare l’Italia del futuro. Per questo il Pd dovrà dare le sue indicazioni, senza perdersi nei mille rivoli di progetti a pioggia che rischiano di non dare un’impronta chiara al partito guidato da Nicola Zingaretti. E’ stata questa la principale raccomandazione che ha fatto ai ministri il segretario. La scuola sarà fra le priorità che il Pd indicherà nei progetti del Recovery. A fine ottobre, poi, Zingaretti ha anche convocato gli Stati generali sulla Scuola, un grande appuntamento dove parleranno e si confronteranno, oltre ai dirigenti del partito, anche professori, studenti, presidi, famiglie. D’altronde i flussi elettorali analizzati dal Nazareno dimostrano che dopo il periodo buio della “Buona Scuola” di renziana memoria, molti elettori provenienti dal mondo dell’istruzione siano ritornati al Pd.

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Un qualche stupore durante la riunione ha suscitato l’atteggiamento del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri che è apparso molto tiepido sul Mes, mentre la linea del partito è quella di attivare subito questo meccanismo. Per tutta questa settimana il segretario del Pd sarà impegnato nella campagna elettorale in vista dei ballottaggi di domenica. Le aspettative del Nazareno sono positive. Si conta anche sul voto dei grillini che al secondo turno potrà andare a sostenere i candidati dem che si oppongono alle destre. E sempre per rimanere in campo dem c’è da dire che gli aspiranti candidati alla presidenza della Repubblica in quel partito si moltiplicano a vista d’occhio. Qualcuno, nel Pd, e anche nel M5s, vorrebbe scommettere su David Sassoli, ma al Nazareno in realtà non dispiacerebbe candidarlo al Campidoglio (anche se il presidente del Parlamento europeo ha finora respinto ogni forma di pressing).

 

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