PUBBLICITÁ

Il caso

Ecco il modello Faenza, dove il ticket Pd-M5s è vincente. E c'è anche Italia viva

Eletto il sindaco Massimo Isola, sostenuto da dem, grillini e renziani. Storia di un laboratorio che ha funzionato al contrario della Liguria

Giulio Seminara

L'accordo in salsa giallorossa è stato possibile grazie alla natura di sinistra del gruppo pentestallato (area Fico). Ma è il partito di Zingaretti  a dettare legge nella coalizione

PUBBLICITÁ

Quello che non è successo in Liguria (e prima ancora in Umbria) si è materializzato altrove. Dove non ha potuto il premier Giuseppe Conte è invece riuscito Gene Gnocchi, che ha vinto il derby comico-politico a sinistra con Beppe Grillo. Se cercate l'eccezione al fallimento dell'alleanza a livello locale tra i partiti del governo nazionale, andate a Faenza, dove il neo-sindaco Massimo Isola sta festeggiando la vittoria sotto le bandiere di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Italia viva.

ABBONATI PER CONTINUARE A LEGGERE
Se hai già un abbonamento:

Altrimenti


Quello che non è successo in Liguria (e prima ancora in Umbria) si è materializzato altrove. Dove non ha potuto il premier Giuseppe Conte è invece riuscito Gene Gnocchi, che ha vinto il derby comico-politico a sinistra con Beppe Grillo. Se cercate l'eccezione al fallimento dell'alleanza a livello locale tra i partiti del governo nazionale, andate a Faenza, dove il neo-sindaco Massimo Isola sta festeggiando la vittoria sotto le bandiere di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Italia viva.

PUBBLICITÁ

A 55 seggi scrutinati su 57, il candidato del centro-sinistra è al 59,92 per cento, in ampio vantaggio sullo sfidante del centro-destra Paolo Cavina, attestato al 37,88 per cento. E' nel comune in provincia di Ravenna che si celebra l'utopia del “Nuovo centro-sinistra” vagheggiato dal segretario dem Nicola Zingaretti e il suo ideologo  Goffredo Bettini, ed è qui che si è trovata “l'amalgama” (copyright Conte) tra i partiti della maggioranza.  

Fonti locali riferiscono al Foglio che alla chiusura del "folle" cerchio ha contribuito non poco la collocazione dei consiglieri comunali pentastellati, considerati "di sinistra" e dati molto vicini al presidente della Camera Roberto Fico e desiderosi di stringere i rapporti con il Pd.  La corsa vincente del democratico Isola, già vice-sindaco dell'uscente Giovanni Malpezzi negli ultimi dieci anni, ha quindi unito i nemici di ieri: chi gridava “Parlateci di Bibbiano” e chi, ferito, li portava in tribunale, gli scissionisti renziani e i fedeli alla Ditta. 

La campagna elettorale, aperta dal rampante governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, si è chiusa con uno spettacolo di Gene Gnocchi in piazza: probabile che abbia usato un repertorio spuntato per non offendere nessuno dei variegati neo-alleati. Sempre meglio del collega Beppe Grillo, che nella “sua” Liguria ha subìto il candidato (Ferruccio Sansa) e visto fallire di brutto l'alleanza giallorossa.

PUBBLICITÁ

 

Ma c'è chi vince più degli altri, in questa coalizione faentina a metà fra il laboratorio politico e la provocazione dadaista. Il Pd raggiunge il 34 per cento, forte di 9700 preferenze, mentre il M5s si ferma al 4,45 per cento con appena 1270 voti di lista e Iv segue con il 3,84 per cento e 1095 crocette per il gabbiano stilizzato. Sono elezioni amministrative e le quattro liste civiche di ispirazione cattolica ed ecologista hanno certamente fatto dispersione, ma il quadro è chiaro: nell'alleanza “governista” il Pd ha vampirizzato la scena, relegando pentastellati -che allo scorso appuntamento presero il 14,4 per cento con una propria candidatura- e i renziani al ruolo di donatori di sangue. E' uno schema che rischia di ripetersi negli altri appuntamenti elettorali di natura locale: i democratici come l'Armata rossa, gli alleati di governo come le guardie svizzere. Un rischio che Luigi Di Maio e Matteo Renzi non vogliono correre. Intanto, se volete vedere i renziani brindare con i grillini, andate a Faenza. L'Isola, di alleanze e vittorie, che non c'è.


 

Di più su questi argomenti:
PUBBLICITÁ