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La foto di Di Maio in auto blu e la lezione di Rotondi

“Il viale del tramonto è brevissimo anche quando lo si percorre con quattro auto blu”

Enrico Cicchetti

"Quando arrivavo con la scorta lui mi fotografava, adesso con la scorta (mega) ci va lui". Un post su Facebook del deputato forzista che vale come un trattato di politologia. Ecco come il M5s è passato dal trenta al dieci per cento

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La polemicuzza tale è e tale potrebbe restare. Già a giugno scorso l’account sovranista RadioSavana aveva provato a rintuzzare le braci di uno di quei temi che forse sanno un po' di muffa, ma tirano sempre forte, tuittando un video in cui Luigi Di Maio arrivava in Svizzera scortato da "6 auto blu, 3 furgoni grossi come dei camper, auto con lampeggiante, poliziotto in moto e automedica al seguito". Il post voleva accusare il ministro degli Esteri di sperperare i nostri soldi, mentre "gli italiani muoiono di fame". La verità, si è poi detto, era un altra. E altri si sono assunti la briga di smontare la bufaletta estiva.

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La polemicuzza tale è e tale potrebbe restare. Già a giugno scorso l’account sovranista RadioSavana aveva provato a rintuzzare le braci di uno di quei temi che forse sanno un po' di muffa, ma tirano sempre forte, tuittando un video in cui Luigi Di Maio arrivava in Svizzera scortato da "6 auto blu, 3 furgoni grossi come dei camper, auto con lampeggiante, poliziotto in moto e automedica al seguito". Il post voleva accusare il ministro degli Esteri di sperperare i nostri soldi, mentre "gli italiani muoiono di fame". La verità, si è poi detto, era un altra. E altri si sono assunti la briga di smontare la bufaletta estiva.

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Qui non ce ne occuperemmo più, se non fosse che oggi la questione delle auto blu e del ministro di Pomigliano torna, ma in una salsa ben più raffinata. A servirla è l'onorevole Gianfranco Rotondiil più fantasioso dei democristiani, portavoce di quella destra non truce che vola ben più in alto di queste diatribe accattone. La scenografia passa dalle valli svizzere a quella dell'Ufita, in Irpinia. Il deputato di Forza Italia era a Grottaminarda e ha visto passare "un corteo ministeriale degno dei miei ricordi di prima Repubblica", come scrive in un gustoso post su Facebook. Lo scortatissimo, stavolta, era il ministro grillino. E quella scena, per Rotondi, è un'epifania che "spiega plasticamente come si passa dal trenta al dieci per cento".

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"Premetto di essere un estimatore del ministro Di Maio: ha caricato sulle sue spalle responsabilità enormi, sostanzialmente ne ha retto l’urto. E poi io sono sempre dalla parte dei giovani, principalmente perché trovai tanti vecchi dalla mia parte quando giovane e rivoluzionario ero io.

Fatta questa premessa, oggi ho capito in diretta la ragione del tramonto dei pentastellati. Al tempo dei loro primi ‘meet up’ io ero un ministro del governo Berlusconi, scortato come tutti i ministri. La passione dei cinquestelle era fotografarmi con la scorta,una volta ironizzarono persino sul fatto che stessi consumando un gelato con gli uomini della sicurezza.

Oggi ero a Grottaminarda per un incontro elettorale, a cui sono giunto puntuale alla guida della mia autovettura. Dal meraviglioso caffè che ci ospitava ho assistito al passaggio di un corteo ministeriale degno dei miei ricordi di prima Repubblica: era il ministro Di Maio, a bordo di una berlina ministeriale, preceduta da un’auto staffetta, e seguita da altre due. In tutto erano quattro autovetture, munite di sirena e lampeggiante, come nei film parodia dei ministri della prima repubblica.

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Tutto normale, tutto legittimo: i ministri viaggiano secondo protocolli di sicurezza che sono gli stessi per Gaspari, Gasparri, Pomicino, Rotondi, Monti o Di Maio.

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Il guaio per Di Maio è che lui ha fatto credere agli italiani che si potesse fare in un altro modo. Che quel protocollo di sicurezza fosse un odioso privilegio da sostituire con lo stile alternativo dei cittadini promossi alla guida del Paese.

Invece ora i Ministri a cinque stelle attraversano lo stivale con le sirene e i lampeggianti dei governanti socialisti e Dorotei.

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La foto di Grottaminarda vale più di un editoriale: il corteo di auto blu pentastellate spiega plasticamente come si passa dal trenta al dieci per cento.

Il viale del tramonto è brevissimo anche quando lo si percorre con quattro auto blu."

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