Il mistero delle 60 mila cattedre e il problema folle del sistema scuola
La poca voglia di rischiare nell'anno del Covid e l'impossibilità tragica di far combaciare il posto da insegnante con il suo vincitore. Possibili soluzioni
Una tragicomica novella russa che si intitola “Il mistero delle dodici sedie”, e ha avuto molte trasposizioni al cinema, narra la disperata ricerca di un tesoro nascosto nell’imbottitura di una sedia andata dispersa tra un’eredità e una vendita all’asta. Ovviamente nessuno riuscirà a trovarla. La trama, a ben guardare, è la stessa di quello che potremmo chiamare “il mistero delle 60 mila cattedre”. Ovvero l’impossibilità tragica, ma anche ridicola, di far combaciare il posto di lavoro nella scuola con il suo fortunato vincitore. La notizia che tra pochi giorni, all’inizio dell’anno scolastico (quest’anno trasformatosi nella cruciale “ripartenza” della scuola da cui si parrà nostra nobilitate) mancheranno circa 60 mila insegnanti è di quelle che creano sgomento, o anche indignazione: è vero, succede tutti gli anni, ma questo non è un anno normale.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"