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"Se Lopalco continua così ci farà diventare tutti no-vax…", dicono dal Pd

David Allegranti

L'epidemiologo scelto da Michele Emiliano e candidato con il centrosinistra fa arrabbiare anche i suoi: "Non faccia il populista"

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Roma. “Se Lopalco continua così ci farà diventare tutti no-vax…”, dice al Foglio Fabiano Amati, consigliere regionale pugliese del Pd: “Forse fa così perché gli piace assai andare in televisione”. Il professore ingaggiato da Michele Emiliano per fare il capo della task force epidemiologica in Puglia è diventato un serio problema politico per il centrosinistra. Non solo perché l’opposizione lo attacca dicendo di far campagna grazie a un incarico da tecnico in un momento delicato dal punto di vista sanitario. Ma anche perché è lo stesso Pd ad avere delle perplessità sulla deriva populista dell’esperto che distribuisce patenti politiche alla sua stessa maggioranza. Oltretutto, anche se l’emergenza sanitaria non è finita, Lopalco è ormai in campagna elettorale per le Regionali di settembre. “Abbiamo la prova provata che un nutrito gruppo di consiglieri a fine legislatura sono terrorizzati all’idea che a settembre dovranno tornare a lavorare”, ha detto il professore dopo l’approvazione dell’emendamento – presentato dall’opposizione e votato anche da consiglieri della maggioranza, poi decaduto – che gli impediva di candidarsi se non in caso di dimissioni dalla task force. 

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Roma. “Se Lopalco continua così ci farà diventare tutti no-vax…”, dice al Foglio Fabiano Amati, consigliere regionale pugliese del Pd: “Forse fa così perché gli piace assai andare in televisione”. Il professore ingaggiato da Michele Emiliano per fare il capo della task force epidemiologica in Puglia è diventato un serio problema politico per il centrosinistra. Non solo perché l’opposizione lo attacca dicendo di far campagna grazie a un incarico da tecnico in un momento delicato dal punto di vista sanitario. Ma anche perché è lo stesso Pd ad avere delle perplessità sulla deriva populista dell’esperto che distribuisce patenti politiche alla sua stessa maggioranza. Oltretutto, anche se l’emergenza sanitaria non è finita, Lopalco è ormai in campagna elettorale per le Regionali di settembre. “Abbiamo la prova provata che un nutrito gruppo di consiglieri a fine legislatura sono terrorizzati all’idea che a settembre dovranno tornare a lavorare”, ha detto il professore dopo l’approvazione dell’emendamento – presentato dall’opposizione e votato anche da consiglieri della maggioranza, poi decaduto – che gli impediva di candidarsi se non in caso di dimissioni dalla task force. 

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I toni del professore non piacciono neanche al Pd. Dice Sergio Blasi, primo degli eletti in consiglio regionale: “Dal professor Lopalco parole inaccettabili contro i consiglieri regionali. Lasciamo da parte il populismo, ci vuole più rispetto. Ho sempre avuto grande rispetto per il lavoro fin qui svolto dal professor Lopalco e trovo che il modo in cui ha gestito l’emergenza sanitaria in Puglia sia stato eccellente, per risultati prodotti e toni utilizzati. La decisione di candidarsi al Consiglio regionale, poi, l’ho sempre trovata legittima, per quanto mi sarei aspettato da parte sua le dimissioni da capo della Task Force regionale, così come accade per i sindaci in carica e i funzionari regionali che scelgono di cimentarsi nella contesa elettorale”. Nonostante questa riserva, dice Blasi, “durante l’ultimo Consiglio regionale ho votato contro l’emendamento presentato dal centrodestra che bloccava la sua candidatura, anche perché era chiaro che quello sarebbe stato il grimaldello attraverso cui avrebbero fatto saltare il voto sulla doppia preferenza, come in effetti è stato. 

 

 

Per queste ragioni trovo inaccettabili le dichiarazioni del giorno dopo da parte di Lopalco, in particolare quelle in cui offende in modo indiscriminato i consiglieri regionali e l’istituzione che rappresentano. Con grande rammarico, le ho trovate degne del peggior qualunquismo, molto simile a quello che lui stesso ha subito, di segno opposto rispetto al pensiero scientifico che lui rappresenta”. Non è piaciuto insomma il passaggio sui consiglieri regionali che si devono trovare un altro lavoro a settembre: “Onestamente spero abbia pensieri migliori di questo per il futuro alla guida della task force regionale, sempre che la sua candidatura a consigliere non fosse solo un modo per non lavorare più”, aggiunge Blasi. 

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C’è insomma un problema non secondario con la società civile e i tecnici che entrano in politica: essere esperti in un campo non li trasforma automaticamente in statisti né dà loro immunità speciali. Eppure Lopalco sembra essersi fatto prendere un po’ la mano, come si capisce da certe recenti dichiarazioni: “I virus sono individui esigenti: se proprio devono viaggiare, preferiscono farlo in aereo in prima classe piuttosto che sui barconi”, ha detto l’epidemiologo. Che fosse una citazione di Ligabue non immediatamente riconoscibile (“Tutti vogliono viaggiare in prima / L’hostess che c’ha tutto quel che vuoi / Tutti quanti con il drink in mano”)?

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