No al cluster del Parlamento

Redazione

La lotta contro i privilegi ha trasformato la Camera in un luogo a rischio

Vedere l’Aula della Camera stracolma di deputati che non rispettano alcuna delle norme di sicurezza sanitaria imposte al resto della popolazione è impressionante. Forse credono che l’antica immunità parlamentare si sia trasformata in immunità dal contagio? Per ragioni politiche particolari, pare per evitare che la maggioranza perda nelle votazioni di sfiducia individuale a ministri, il presidente Roberto Fico ha consentito una riunione plenaria, senza alcun credibile criterio di salvaguardia della salute degli stessi deputati. La responsabilità non è solo del presidente, naturalmente, anche se la sua carica lo mette al primo posto. I parlamentari che non hanno osservato alcuna cautela non sono degli eroi della democrazia, ma sono ostaggi di un grande equivoco populista: far lavorare il Parlamento come se nulla fosse per evitare che l’opinione pubblica possa armare altre battaglie contro la casta dei privilegiati.

 

Si è spesso menato scandalo per le immagini di aule parlamentari semivuote in occasione di discussioni importanti, quando la situazione sanitaria era ancora normale. E’ più scandaloso, per la verità, l’affollamento ora, che è anche conseguenza dell’incapacità di trovare un modo tra i tanti possibili per consentire l’espressione legittima di un voto senza il pauroso assembramento che si è invece verificato (cosa che invece sono riusciti a fare al Parlamento europeo). Anche chi è convinto che tanto più diventa possibile operare scelte con modi straordinari, tanto più deve essere rafforzato il controllo parlamentare, non può accettare che la Camera non sia in grado di rispettare i vincoli che essa stessa approvando i decreti ha imposto agli altri.

 

La dignità e la centralità del Parlamento si difendono dimostrando serietà e impegno e anti demagogia, doti che in tempi come questi debbono essere in primo luogo commisurati ai limiti imposti da una situazione straordinaria. Questo vale per tutti e soprattutto per chi ha la responsabilità della rappresentanza nazionale. E un paese che sopporta l’autodisciplina con ammirevole spirito di sacrificio ha bisogno di buoni esempi, non di demagogia anti casta.

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