Il miracolo economico non si fa a colpi di retorica. Urgenze per il dopo virus
Via l’Anac, via il codice degli appalti, via le sanzioni penali per la Pa. Le idee di Bernabè, Cassese e Montezemolo
-
Il vaccino per l'economia
-
La diffusione del Covid-19 in Italia e nel mondo. Le mappe del contagio
-
Riaprire le scuole non serve
-
Renzi: “Così si riapre l'Italia”
-
Da dove ricominciare
-
Non siamo all'altezza della complessità di cui credevamo di avere il controllo
-
Non sarà una pandemia statalista a salvare l'Italia dalla pandemia economica e sanitaria
-
Semplificare la disciplina degli appalti pubblici si può. Meglio agire subito
-
Così non si riparte
-
Non andrà tutto bene
Roma. Eliminare l’Anac, cancellare il codice degli appalti, sopprimere le sanzioni penali che paralizzano l’attività amministrativa, semplificare i regolamenti persino nella vendita delle merci al dettaglio… “Non è vero che l’Italia non cresce perché ha un debito pubblico enorme. O perché siamo costretti a politiche di austerità. O perché l’Europa non è solidale. L’Italia non cresce perché è bloccata dalle sue stesse regole, dalle sue leggi scritte male che la portano persino a non riuscire a spendere gli enormi finanziamenti che riceve dall’Europa. Da noi si regolano nei minimi dettagli le attività di impresa, si ha la presunzione di stabilire tutto tutto ex ante, anziché fare come avviene nel resto del mondo dove i controlli sono ex post”, dice Franco Bernabè. E allora l’occasione adesso è unica. “Storica”, diceva Luca Cordero di Montezemolo la settimana scorsa su queste colonne. Liberare gli spiriti animali dell’imprenditoria. Adesso, per organizzare la ripresa economica dopo un tonfo recessivo che gli analisti, anche quelli più ottimisti, individuano in un possibile -12 per cento. Il miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta, la trasformazione di un paese povero in una potenza industriale non avvenne a colpi di retorica sul grande cuore degli italiani, con i sussidi pubblici, i redditi di cittadinanza o il piagnisteo. Va liberata l’impresa e la capacità di spesa. “E questo vuol dire eliminare i procedimenti superflui, e insieme a questi anche gli organi che non fanno altro che bloccare, come l’Anac”, dice per esempio Sabino Cassese. E’ necessaria una attività di disboscamento.. “Il nostro sistema è disegnato per rendere la vita impossibile alle piccole e medie imprese. E’ un sistema con tratti suicidali”, dice Bernabè.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- Salvatore Merlo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.