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Di Maio, ricordati il memorandum

Redazione

A parte le boutade di Salvini sui migranti, la Farnesina è chiamata a una svolta

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Nelle ultime ore i migranti che hanno lasciato le coste libiche sono stati circa un migliaio. Di questi, 403 sono stati recuperati da Ocean Viking e sbarcheranno oggi a Taranto; i 77 a bordo di Alan Kurdi andranno alla Valletta; restano in attesa di un porto sicuro gli altri 237 naufraghi salvati da Open Arms. Così, ancora dolorante per la sconfitta incassata in Emilia-Romagna, Matteo Salvini ha subito odorato profumo di propaganda ed è tornato a twittare di immigrazione, un argomento su cui latitava da un po’ di tempo: “Ci hanno messo quattro giorni per concedere un porto sicuro – ha scritto – e allora denuncio per sequestro di persona il presidente Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese. E’ sequestro di persona solo quando sono coinvolto io? E allora ci vediamo in tribunale”.

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Nelle ultime ore i migranti che hanno lasciato le coste libiche sono stati circa un migliaio. Di questi, 403 sono stati recuperati da Ocean Viking e sbarcheranno oggi a Taranto; i 77 a bordo di Alan Kurdi andranno alla Valletta; restano in attesa di un porto sicuro gli altri 237 naufraghi salvati da Open Arms. Così, ancora dolorante per la sconfitta incassata in Emilia-Romagna, Matteo Salvini ha subito odorato profumo di propaganda ed è tornato a twittare di immigrazione, un argomento su cui latitava da un po’ di tempo: “Ci hanno messo quattro giorni per concedere un porto sicuro – ha scritto – e allora denuncio per sequestro di persona il presidente Conte e il ministro dell’Interno Lamorgese. E’ sequestro di persona solo quando sono coinvolto io? E allora ci vediamo in tribunale”.

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Se non fosse che l’ex vicepremier è chiamato a inventarsi qualcosa di nuovo in attesa della prossima, ennesima, tentata spallata al governo verrebbe da sorridere. Ma se vogliamo prendere seriamente il tweet, le differenze evocate da Salvini tra il caso Gregoretti e quello della Ocean Viking sono chiare: da una parte c’è una nave militare, quindi dello stato, dall’altra ce n’è una privata. E ancora: il decreto sicurezza bis non è stato mai applicato con Lamorgese al Viminale. La continuità con la gestione Salvini resta, dal momento che si continua a negare alle navi un porto di sbarco se prima non si ha un accordo con gli altri paesi europei per la redistribuzione dei migranti, causando così gravi ritardi nella conclusione delle operazioni di salvataggio. Intanto, domenica scatterà il rinnovo automatico del memorandum con la Libia, quello che prevede finanziamenti alla Guardia costiera di Tripoli. Le modifiche al testo auspicate da Lamorgese – che prevedevano l’affidamento all’Onu della gestione dei centri di detenzione – sono ancora ferme alla Farnesina. Lì si gioca buona parte della credibilità del nuovo corso dell’Italia sull’immigrazione, anche perché, rebus sic stantibus, è difficile che il Parlamento approvi il rifinanziamento del nostro impegno militare in Libia. Di Maio è chiamato a rimettere la cravatta e a battere un colpo.

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