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La retromarcia dei populisti

<p>L'intervento del direttore Claudio Cerasa alla trasmissione Tagad&agrave; su La7: &ldquo;Si sono resi conto che l'estremismo &egrave; un pericolo per la loro credibilit&agrave;. In questo momento l'Italia &egrave; un modello di stabilit&agrave; per tutta l'Europa&rdquo;</p>

Claudio Cerasa
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È un momento veramente interessante e divertente. Negli ultimi giorni abbiamo visto, da una parte, Beppe Grillo che, davanti al militanti del M5s radunati a Napoli per festeggiare i dieci anni del Movimento, ha fatto il suo Vaffaday. E stavolta non contro i politici, ma contro gli elettori Cinque Stelle che si rifiutano di capire questa fase in cui c'è una convergenza con il Pd per cercare di far crescere il paese. Grillo ha insultato i suoi elettori e tutti battevano le mani. Mi ha ricordato la scena in cui Giorgio Napolitano, quando venne rieletto, accusava deputati e senatori di essere immobili e incapaci e loro applaudivano. Dall'altra parte c'è Salvini che sul Foglio ha rilasciato un'intervista incredibile in cui si è mostrato molto moderato sia sull'euro che sull'atlantismo. Insomma, c'è in Italia una fase in cui i populisti si sono resi conto che l'estremismo è un pericolo per la loro credibilità. Poi, come ogni cosa che non ha forma, verrà smentita e contraddetta. Ma in questo momento l'Italia è un modello di stabilità per tutta l'Europa.
  
 

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