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Di Maio al ministero dell’Interno vuole Giannetakis, prof. per il Sì al referendum costituzionale

David Allegranti

Nel 2016 tra i firmatari dell’appello per un “pacato Sì” al referendum voluto da Matteo Renzi c'era anche la criminologa candidata alla Camera con il M5s nel collegio Perugia-Trasimeno

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Roma. La criminologa Paola Giannetakis, candidata alla Camera con il M5s nel collegio Perugia-Trasimeno, è stata designata da Luigi Di Maio come possibile ministro degli Interni in caso di vittoria. Il leader dei grillini ha detto di lei: "Ha un carattere molto tosto. Posso dire che ha il carattere giusto per un ministero difficile come quello dell'Interno. Ha umanità e sensibilità ma tenendo d'occhio le priorità che sono sia la sicurezza urbana con nuovo personale delle forze dell'ordine e sia la sicurezza cyber".

 

C’è però un dettaglio non secondario, che forse non farà piacere agli elettori del M5s. La professoressa Giannetakis nel 2016 ha firmato l’appello per un “pacato sì” al referendum costituzionale voluto da Matteo Renzi.

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Eccolo:

“Dallo scorso giugno un gruppo di studiose e studiosi, scrittori e scrittrici, firme, voci e volti, che hanno fatto della scienza e del sapere, della ricerca e dell'arte, del diritto e dell'intrapresa la loro professione - si legge nel vecchio appello - hanno lanciato un appello per votare sì al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre 2016. Un sì pacato che, sulla scorta delle considerazioni espresse in maggio dai  giuristi e  costituzionalisti che si sono pronunciati in materia, sente il dovere di esprimersi”.

Tra i firmatari, per l’appunto, anche Paola Giannetakis.

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