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Contro l’Italia che dice no

Tav, Ilva, Italia. Adesioni alla marcia fogliante contro la politica degli irresponsabili

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Se in Italia ci fosse una classe dirigente pienamente consapevole dell’importanza della sua funzione, ha scritto sabato sul Foglio Claudio Cerasa, dovrebbe smetterla di occuparsi di fesserie e aprire gli occhi di fronte a quello che sta succedendo in una delle regioni più belle d’Italia, la Puglia, dove il peggio della tradizione politica italiana si sta saldando attorno a un soggetto che in un paese normale, dovrebbe essere un amico da accogliere a braccia aperte: la cultura d’impresa. Dal Tap all’Ilva. Perché mettersi in marcia contro l’Italia che dice no. Noi ci siamo. Noi ci proviamo. Se ci siete anche voi, scriveteci qui: inmarcia@ilfoglio.it

 


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Sto con il Foglio: dobbiamo sottrarci alla paralisi, battendo chi vuole chiudersi al futuro rinunciando alle sfide che si possono vincere. Quella dell’Ilva, come quella di un’Italia protagonista e non antagonista nell’Ue.

Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri

 

Un Claudio Cerasa da incorniciare. Se si va in piazza contro questa banda di matti il cui unico programma pare essere quello di paralizzare l’Italia e impoverirla di lavoro, talento e risorse, io ci sono.

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Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo Economico

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Una sacrosanta battaglia di civiltà #bastadiresolono.

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Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria

 

Gentile Direttore, scrivo per dare la mia convinta adesione all’invito di oggi del vostro giornale a metterci “in marcia” contro la cultura della decrescita felice, dell’anti-impresa, della demagogia ignorante, dell’elitarismo ideologico che in nome di un’astratta tutela della salute, finisce per sacrificare posti di lavoro e soldi veri destinati al risanamento ambientale. Dobbiamo dimostrare che migliaia di italiani la pensano come i lavoratori che hanno manifestato a Taranto, chiedendo il ritiro del ricorso al Tar su Ilva, credono nella crescita e nell’occupazione attraverso l’impresa, e non pensano che l’unica soluzione sia sempre e soltanto il ricorso ai soldi dei contribuenti. In marcia, dunque, contro demagoghi senza visione del futuro e senza scrupoli. Perché in questa vicenda il pressapochismo, la miopia e l’ignoranza si mescolano a un cinismo politico irresponsabile che, oltre all'occupazione, mettono a rischio proprio la salute e l'ambiente. Temi complessi, che richiedono ricerca e risorse e non si risolvono certo con soluzioni-slogan totalmente irrealizzabili. Emiliano e il sindaco di Taranto giocano e speculano mediaticamente, fra polemiche e ricorsi, pur sapendo benissimo che se saltasse l’accordo con Arcelor Mittal, Taranto e l’Ilva resterebbero senza risorse. Ma a loro questo non interessa. Che sarà mai qualche migliaio di posti di lavoro, qualche miliardo investito al Sud, di fronte alla possibilità di avere dei titoloni sui giornali? Tanto domani, a miliardi volatilizzati, la colpa del mancato risanamento ambientale si potrà sempre scaricare sul Governo, sul parlamento, sulla politica. O magari, per essere originali, sull’Europa.

Ma ciò che salta agli occhi è anche la clamorosa, anche se non sorprendente, complicità di tutti i partiti politici. Senza eccezioni. A partire da quelli che un giorno sì e l’altro pure si autoproclamano paladini della crescita, dell’impresa, dell’innovazione, o invocano investimenti al Sud. Il silenzio del Pd e dei suoi ministri, gli attacchi al Governo (ma non a Emiliano) di Forza Italia e cespugli vari. E non parliamo dei Cinque stelle che propongono di chiudere gli impianti, mandando a casa tutti senza risolvere nulla sul piano ambientale. Ho detto che la cosa non è sorprendente, perché chi, come me, porta quotidianamente avanti in parlamento una battaglia per la libertà economica, la certezza delle regole, la semplificazione, la concorrenza, la riduzione dell'interventismo statale, si ritrova quasi sempre da solo contro tutti. Contro un centrosinistra che è spesso attratto da schemi passati (quanti danni ha fatto il 4 dicembre allo spirito riformista del governo Renzi…) e ancor di più contro un centrodestra che si disinteressa se qualcuno propone di reintrodurre l’art. 18, ma è attentissimo a prorogare per l'eternità le concessioni balneari. Ma non ci si può rassegnare, perché una politica dannosa per le imprese, condita da superficialità, demagogia e ignoranza può portare un paese come l’Italia, carico di debito pubblico, al disastro.

Per questo ho aderito a +Europa, l’iniziativa per una lista europeista promossa da Emma Bonino, che è l’unica che promuove davvero i valori dell’Europa, del mercato, della concorrenza, dell’equilibrio dei conti pubblici. E per questo sosterrò in ogni modo la vostra iniziativa. Cordialmente,

Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari Costituzionali

 

Lodevole l’iniziativa del Foglio contro l’Italia del No, quella contro il progresso, lo sviluppo ed il benessere dei cittadini; quell'Italia fatta di politici impreparati e spaventati dalle sfide del presente e del futuro che privano il proprio Paese di occasioni come le Olimpiadi, o anche distratti e svogliati che non si battono nei contesti internazionali, né quelli europei, perché valgano le qualità e i titoli in una competizione, e lasciano far sfumare un’opportunità come quella di Ema. Quanto sta accadendo in Puglia, per quanto riguarda l’Ilva ed il Tap, non è da paese civile, con le istituzioni, il Governatore Emiliano e il sindaco di Taranto, Melucci, che oppongono l'utopia della decrescita felice contro investimenti, occupazione e risorse economiche che andrebbero a vantaggio non solo del proprio territorio, ma dell’Italia intera. Non c’è dubbio che si debba ripartire dalla classe dirigente, da quella politica in primis, per cambiare la visione e le prospettive di un paese, ma un'iniziativa come quella del Foglio che coinvolga tutti i cittadini può essere quel segnale che serve per invertire una rotta destinata a lasciare l’Italia nelle secche dell’arretratezza. Siamo un grande paese, riscopriamo assieme la voglia di costruire il futuro che l’Italia merita.

Paolo Romani, presidente dei senatori di Forza Italia

 

Ilva, Tap e i troppi no allo sviluppo. Ha ragione Claudio Cerasa.

Ferruccio De Bortoli, ex direttore del Corriere della Sera

 

Condivido Claudio Cerasa. parliamo di cosa si deve e si può fare con i tanti che si impegnano tutti i giorni per costruire e facciamolo.

Marco Gay, imprenditore e vicepresidente di Digital Magics

 

Aderisco all’appello.

Franco Bassanini, presidente della Fondazione Astrid ed ex ministro

 

La battaglia che combattiamo tutti i giorni noi di GIConfindustria, #avanti #insieme per far crescere il nostro Paese!

Alessio Rossi, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria

L’unico modo per essere responsabili è impegnarsi per far progredire il Paese e superare lo sfascismo imperante. Contro l’Italia che dice no. 

Giancarlo Leone, presidente dell’Associazione Produttori Televisivi e ad di Q10 Media

 

Ottima iniziativa.

Luigi Vimercati, ex senatore Pd

 

Condivido l’appello di Claudio Cerasa. Basta dire solo no. Incontrando gli imprenditori è sempre più chiaro che il futuro non può essere senza assunzione di responsabilità, senza decisione, senza talento.

Dionigi Gianola, direttore generale della Compagnia delle Opere

  

Caro Direttore da tempo sentivo di non essere rappresentato da nessuno in campo politico. Era comparso il movimento di Oscar Giannino e mi ero davvero illuso che le cose potessero cambiare. Adesso con tutto l’entusiasmo possibile aderisco al manifesto per la “crescita felice”. Hai ben interpretato il mio pensiero e sempre di più sento nel foglio il “mio” giornale. Le elezioni sono vicine. Milioni di italiani non votano o votano per la demagogia recuperiamo il buon senso. Salviamo il futuro dei nostri figli e lasciamo loro un’Italia governata dalla responsabilità e non, come oggi, dalle parole al vento.

Andrea Jarach, presidente Gruppo Proedi

 

Buongiorno, sarei molto contento di aderire alla marcia, a titolo personale, anche se nel mio circolo (un centinaio di iscritti) in tanti condividono le ragioni alla base della marcia.

Pietro Modi, segretario circolo Pd di Scarperia e San Piero

 

Aderisco alla marcia del Foglio. Avanti tutta.

Enrico Iachello, docente Università di Catania

 

Io ci sono, ci provo e ci spero. In marcia!

Elena Pala, docente Università degli Studi di Milano

 

Aderisco con entusiasmo. Grande Cerasa, il miglior commentatore politico del momento. Solo un piccolo commento polemico, come si fa ad aderire ed essere alleati con i campioni, insieme ai 5 stelle, dell’Italia del no, cioè Salvini e Meloni. Ovviamente mi riferisco a Paolo Romani.

Gianpiero Piva, Pd Sesto San Giovanni

 

Condivido e auspico migliaia di adesioni a questa meritevole e straordinaria iniziativa.

Renzo Baldi, International Strategy Annovi Reverberi S.p.A

 

Gentile Direttore, condivido pienamente la Sua iniziativa contro l'Italia del NO. Cordialmente.

Prof. Emilio Sisi

  

Aderisco alla marcia. Ancora una volta bravi!

Mara Citterio

 

Gentile direttore, con questa nostra intendiamo aderire alla vostra iniziativa “In Marcia”, per un paese migliore libero da una soffocante burocrazia e da rigurgiti del Novecento che possono produrre arretratezza relegando il Paese ai margini. Il gruppo di Facebook “Noi delle primarie per Gori” è recente ed è costituito da riscritti al Pd che hanno preso la tessera dopo il 4 dicembre. Riteniamo di aver contribuito alla vittoria del segretario sia alle primarie di partito, sia a quelle generali malgrado l’infelice scelta della data in cui si sono svolte dettata da paure e timori di bassa partecipazione.

Claudio Gobbi, Carlo Mingazzini, Franz Foti

 

Apprezzo e quindi sono d’accordo con l’iniziativa di Cerasa che deve però prevedere anche inflessibilità su Corruzione, Evasione Fiscale e limitazione della Prescrizione. Non è possibile che per arrivare a sentenza si debba passare al Giudice delle indagini preliminari, poi al Gup, primo grado, Appello, Cassazione, e anche Consiglio europeo di Strasburgo. Per la giustizia Amministrativa. Ricorso al Tar con sospensiva provvisoria, poi la delibera e infine Consiglio di Stato. Risultato: paralisi delle attività produttive.

Silvano Landini

 

Ho 26 anni, sono laureato in Ingegneria nucleare e sono attualmente uno studente di dottorato al Politecnico di Milano. Io ci sono!

Tommaso Barani

 

Grazie al Foglio per questa importante iniziativa che attendiamo da anni.

Felice Roncoli

 

Avanti Foglio, a la riscossa… Detto da un ecologista convinto.

Franco Monteverdi

 

Aderisco a qualsiasi manifestazione vorrete organizzare per affermare la necessità che l’Italia del sì prevalga.

Silvio Panceri

 

Io ci sono!

Emilia Agrimi

 

Ho 26, scrivo dalla provincia di Brescia. Sono laureato in Giurisprudenza, forse dalla prossima settimana sarò praticante e ricopro la carica di assessore in un comune. Per quello che può servire – partecipare, dare una mano ad organizzare, portare i caffè – e per quello che so/posso fare, ci sono.

Fabrizio Bosio

 

Sono un dirigente scolastico in pensione da qualche anno. Aderisco con profonda convinzione alla vostra “marcia dei 40.000”, convinto che molti problemi dell’Italia di oggi scaturiscono ancora da irrisolti problemi posti allora. Vi saluto cordialmente, restando in attesa di riscontro.

Generoso Zigarella

 

Aderisco senza esitazioni.

Sergio Bona

 

Gentile Redazione, caro Dr. Cerasa, siamo un’associazione di giovani (studenti, lavoratori, disoccupati) che si battono per cambiare il modo in cui viene sviluppato il dibattito sull'Europa unita e diffondere ideali di libertà, federalismo e giustizia intergenerazionale. Aderiamo con passione alla Vostra proposta per un’Italia che possa guardare al futuro e ai progetti che ad esso tendono, col raziocinio che meritano. Dire no a tutto significa non essere mai usciti dalle prime fasi freudiane.

Comitato Ventotene

 

Un plauso per il direttore.

Giorgio Burlando

 

27 anni. Praticante avvocato. Speranzoso di riuscire a far parte dell’amministrazione di questo paese prima o poi. Presente, #inmarcia. Grande Direttore!

Massimo Frisetti

 

Appoggio totalmente una iniziativa che mira a far emergere la parte migliore del paese, che auspico ancora oggi maggioritaria, anche se forse oggi non troppo visibile, a fronte della visibilissima caciara dei disfattisti e dei rabbiosi a prescindere.

Fabrizio Galluzzi

 

Ottima iniziativa, COMPLIMENTI!

Stefano Danieli, consulente finanziario

 

Ci sono per partecipare alla marcia contro l’Italia dei no.

Riccardo Pecile

 

Caro direttore, sono un appassionato lettore del Foglio e un salentino che abita a 30 km dall’approdo Tap. Le scrivo per la prima volta per aderire con entusiasmo e convinzione alla sua iniziativa, che finalmente offre una occasione di manifestare ed esprimere una libera opinione (senza scomodare l’abusato concetto di “maggioranza silenziosa”...). Sono disponibile pertanto a partecipare a tale iniziativa e a qualsiasi altra, che si inscriva nel suo “manifesto” del 2 dicembre. Con stima e cordialità.

Marcello Bacile

 

Sarebbe ora. Grazie per averlo proposto.

Luciano Avogadri

 

Aderisco con entusiasmo alla proposta di far sentire la propria voce contro gli sfascisti che si ergono a rappresentanti del “popolo”. Faccio parte di quella maggioranza silenziosa che vive ogni giorno con preoccupazione tutte queste vicende che minano il futuro dei nostri figli.

Carlo Gatti

 

Grazie per tutto quello che scrivete, per una Italia più consapevole delle proprie risorse.

Angela Sgariglia

 

Aderisco.

Fabrizio Dani

 

Buongiorno a Voi. Nonostante i miei passati 70 anni, sono prontissima a qualsiasi tipo di manifestazione contro i “signori de no a prescindere”. I miei complimenti per l’iniziativa che spero superi l’inguaribile ignavia italica.

Assuntina Ionni

 

Ottima (e soprattutto necessaria) iniziativa. Ovviamente ci sarò.

Luca Del Pozzo

 

Ottima idea! Avanti insieme!

Marta Testori

Io sono al vostro fianco, pronto a scendere piazza e a marciare contro l’Italia che dice no, contro la Puglia che dice no, contro un governatore che ormai sa solo dire no.

Nicolino Ruotolo

 

Ci sono.

Stefano Benelle

 

Io ci sono, marcerò volentieri.

Gianpaolo Spedicato

Buonasera, sostengo il +Europa, neopartito nato dalla collaborazione di Radicali, Forza Europa e Movimenta. Ho letto il vostro articolo ed io ci sono!!! Cordialmente.

Giovanni Cocuzza

 

Sono d’accordo, serve assolutamente una marcia dei “responsabili”.

Cleo Chiodaroli

 

Non capisco e non trovo strumenti per capire le ragioni culturali che consentono di assurgere a ruoli istituzionali personaggi come Emiliano e Melucci. Sullo scrittore De Luca un velo pietoso. Hanno in comune l'ossessione compulsiva del Bastian contrario. Costi quel che costi.

Giuseppe Rondinone

 

Forza direttore, io ci sarò!

Tiziano Di Giuseppe

Dove, quando?

Lorenzo Laurelli

Completamente d’accordo col direttore del Foglio. In marcia!

Fabrizio Guarniera

 

Io ci sono!

Annamaria Mearini

Finalmente un bel “no” in faccia a chi ha fatto del “no” una religione. Andiamo avanti, sempre con occhi bene aperti, verso un futuro che ci deve vedere di nuovo protagonisti. Un passo alla volta, determinati e consapevoli. Siamo il paese che ha regalato al mondo la bellezza, facciamo vedere a tutti che la genialità non è sparita dall’Italia. Ripartiamo. In marcia!

Marcello Tellini

 

Fatemi sapere luogo e ora.

Marco Longo

 

Ci sto a partecipare ad una marcia dei 40.000 per dire Sì alla crescita, Sì alle opportunità e per ribellarci ai sabotatori del futuro.

Peter Bernard Thompson

 

Molto volentieri aderisco al vostro appello.

Giuseppe Farina

 

Come uomo, padre, professionista, costantemente impegnato ad affiancare aziende frustrate nella loro voglia, balzana (sic), di crescere, sono con voi! Non possiamo cedere a un disfattismo amorale, alla retorica da rivoluzionari da salotto, al bigottismo etico di chi vuole decidere buoni e cattivi affidandola a funzionari delle procure... Basta! Non lo dico per accarezzare il pelo di una borghesia ignorante e mediocre ma per far capire che esiste anche un mondo piccolo borghese, anche in provincia, che ama informarsi, leggere, approfondire le cose, seguendo la regola aurea dell’age quod agis. Forse la naturale riservatezza di questo pezzo di Italia non paga più! Ad Maiora.

Alessandro Falco

 

Sono totalmente d’accordo con quello che dite!

Pietro Zurli

 

Ci sono anch’io.

Laura Fragasso

Presente per la Marcia.

Stefano Traini

 

Io ci sono e ci provo volentieri come voi.

Pierfrancesco Mei, studente Università Bocconi

 

Sostengo senza riserve la vostra iniziativa.

Massimo Biondi

Io ci sono, parteciperò alla manifestazione. Grazie per l'iniziativa. Saluti.

Annalisa Ciraolo

 

Sono con voi!

Maurizio Rainisio

 

In marcia contro l’ITALIA che dice no. Pronto per una manifestazione non a Roma ma solo a Milano.

Roberto Luraschi

 

Io ci sono.

Vincenzo Apicella

 

Meritevolissima proposta quella della marcia per dare evidenza e voce ai tantissimi che non ne possono più del soffocante qualunquismo di oggi, lo sfascismo. I più o meno autorevoli sostenitori di questo disastro sono i responsabili della distruzione del futuro e della speranza dei nostri figli, indotti da banalità e da menzogne alla negazione della possibilità di cambiare, di uscire dalla morta gora, com’è accaduto il 4 dicembre 2016.

Gianni Giordani

 

La rivoluzione del sì è possibile. Sono pronto a combatterla con voi. Grazie.

Mauro Carrannante

 

Ci sono. Ditemi dove, come, quando.

Roberto Vallefuoco

 

Egregio Direttore Claudio Cerasa, sono pugliese DOC ma nello stesso tempo sono totalmente in disaccordo con chi protesta contro la realizzazione di TAP e contro il blocco dell’ILVA, sottoscrivo in toto la sua analisi a proposito degli imbecilli che sanno solo dire NO.

Complimenti per la sua linea editoriale.

Beniamino Minerva

 

Presente!

Luca Monteferrante

 

Io ci sto a partecipare ad una marcia dei 40.000 per dire SI alla crescita, SI alle opportunità e per ribellarci ai sabotatori del futuro.

Peter Bernard Thompson

 

Io ci sarò. Buon lavoro.

Marcello Saponar

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