Il gruppo ha preferito annunciare una "pausa" piuttosto che una rottura anche se i precedenti casi, come le Spice Girls o i Nsync, sono finiti a separarsi per sempre (o quasi). Ora i sette coreani posso trasmigare nella leggenda, diventando divi adulti
I più pragmatici sono stati i dirigenti della casa discografica dei Bts, apparsi disperati di fronte al crollo delle azioni in borsa dopo che la più famosa band Kpop, il pop coreano che ormai è un business planetario, ha annunciato l’intenzione di prendersi una pausa, insomma di sospendere a tempo indefinito le attività di gruppo, per dare invece spazio alle carriere solistiche. Apriti cielo: risparmiandovi la mitragliata di numeri miliardari che circondano le attività dei Bangtan Sonyeondan, ovvero “i boyscout a prova di proiettile”, vi invitiamo a consultazione della rete e dei social per cogliere il senso di lutto nel quale sono sprofondati i fan di tutto il mondo, con reazioni variabili dal pianto isterico in diretta TikTok, al composto “vi aspetteremo per sempre” dei club organizzati. La notizia, lasciata trapelare dai membri della band con inconsueta leggerezza – niente drammatiche conferenze stampa ma solo un “siamo stanchi e ciascuno di noi deve trovare la propria chiarezza” – chiama in causa il principe dei fattori: il tempo.
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